L’Aquila. «Le ricchezze dei territori interni potrebbero rappresentare il volano su cui far ripartire l’economia dell’intera regione Abruzzo». Lo afferma il presidente del Gal Gran Sasso Velino e funzionario di Coldiretti Abruzzo, Bruno Petrei. «Effettivamente la situazione generale che quotidianamente ho sotto gli occhi preoccupa. Imprese sempre più in difficoltà, dipendenti che non riescono più a far quadrare i conti, pensionati che sono ai limiti dell’indigenza». Alla vigilia della fase di predisposizione del prossimo programma europeo 2014/2020 il presidente del Gal lancia la sua ricetta anti crisi: «Il Gal nasce per gestire i fondi di una piccola parte del Piano di Sviluppo Rurale regionale destinati allo sviluppo e alla valorizzazione delle zone interne, per proteggere e rilanciare le produzioni agricole di eccellenza peculiari di alcuni territori e sostenere quelle micro imprese che da sempre sono state i pilastri dell’economia rurale delle zone al di fuori dei centri urbani. Se ora si potesse restituire a quei territori la ricchezza delle arti e dei mestieri con la ripopolazione delle genti, si riformerebbe il tessuto economico e naturale dei luoghi». I fondi destinati al comparto rurale per la prossima programmazione 2014/2020 saranno certamente aumentati, il Gal Gran Sasso Velino potrà, così, continuare ad alimentare un settore che potrà fare la differenza nel sistema economico dell’intero paese. «Non sono un economista e non ho ricette miracolose per combattere questa crisi che attanaglia l’Italia intera – spiega Petrei – ma posso dire la mia opinione di uomo che si occupa di rappresentanza imprenditoriale da trentacinque anni: la micro/medio impresa, se rimessa nelle condizioni di operare attraverso un reale e veloce snellimento delle procedure (di cui si parla tanto ma poco si fa…) e se assoggettata a una tassazione complessiva pari o appena inferiore a quella media europea, può ridiventare il volàno dell’economia generale e contribuire in modo determinante a far uscire la nostra Nazione malata dal guado in cui si trova». «Non dovremmo mai dimenticare – conclude Petrei – che se nella nostra regione si sono potuti istituire ben tre parchi nazionali, un parco regionale ed una quarantina di aree protette ciò è stato possibile grazie alla presenza in tutti quei territori di una presenza antropica che per centinaia di anni ha operato svolgendo le attività pastorali, agricole, artigianali, commerciali nel massimo rispetto dell’ambiente e, contemporaneamente, eseguendo una preziosa opera di salvaguardia e tutela». Secondo il presidente del Gal «la ripresa economica ci sarà dal momento in cui si riuscirà ad offrire ai giovani la possibilità di realizzare le tante idee imprenditoriali che hanno senza troppi ostacoli e garantendo loro un reale e semplice accesso al credito. Un buon esempio viene dal Piano di Sviluppo Rurale che ha offerto ai giovani che volevano iniziare ad operare in agricoltura la possibilità di farlo con un robusto sostengo economico e favorendo anche il passaggio di consegne dalla generazione precedente: abbassare la media di età di coloro che lavorano è un altro fattore importantissimo per rilanciare l’economia».