Avezzano. Emergenza siccità in estate, acqua preziosa che si perde in inverno: il Consorzio di Bonifica costretto ad aprire il sistema di deflusso dei canali fucensi per evitare gli allagamenti dei terreni, con conseguente perdita di milioni di metri cubi di acqua, che potrebbero essere raccolti per evitare le emergenze siccità estive, rilancia “gli invasi. L’acqua passata non macina più grano”, commenta sconsolato il Presidente, Gino di Berardino, “solo nella giornata del 28 dicembre, dopo circa 16 mesi di siccità, in 10 ore sono stati scaricati nel fiume Liri oltre 1 milione di metri cubi di acqua (105.480 MC/ora). Purtroppo un mare di preziosissimo liquido sprecato, che andrebbe accumulato e conservato come prescrivono tutte le direttive Europee”. L’acqua scaricata in grande quantità nel fiume Liri riporta alla mente l’emergenza idrica dell’estate scorsa con i canali a secco, i pesci morti, gli immensi danni alle colture, i costi energetici sostenuti dal Consorzio di Bonifica, ora compensati dalla Regione Abruzzo con un contributo straordinario. “Questi eventi”, sottolinea Di Berardino, -che nella fase più calda delle precipitazioni insieme ai tecnici del Consorzio, l’ingegner Contestabile e i geometri Zaurrini e Marcellitti, ha monitorato i canali e l’imbocco della galleria Torlonia- “ci insegnano che non conservare quest’acqua è pura follia. Vanno realizzate subito le vasche di accumulo: con un impianto irriguo razionale il comparto agricolo del Fucino consumerebbe in un anno tra i 12 e i 14 milioni di metri cubi di acqua, con l’attuale irrazionale sistema ne consuma 24 milioni di MC. Non è pensabile andare avanti così”.
Per migliorare il sistema il Consiglio del consorzio ha approvato un progetto di 7 milioni di euro, già presentato, per lo spurgo completo del canale collettore centrale e per il rifacimento delle sponde. “La realizzazione di questa importante opera”, spiega il Direttore del Consorzio, Mauro Contestabile, “consentirà di accumulare oltre un milione di MC di acqua, ritarderà le eventuali piene sul fiume Liri di circa 12 ore consentendo eventuali azioni di protezione civile, e avrà una grande valenza ambientale e turistica poiché prevede la realizzazione di piste ciclabili e percorsi pedonali e la piantumazione di alberi con finalità di ricarica artificiale della falda con la innovativa tecnica delle A.F.I. (Aree Forestali di Infiltrazione), dette anche boschi di ricarica”. In quest’ottica il Consorzio di Bonifica invita operatori pubblici, associazioni e cittadini a collaborare per portare avanti tutte le iniziative messe in cantiere mirate a migliorare la gestione delle opere di bonifica e a salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema del Fucino e, di conseguenza, del Fiume Liri.