San Vincenzo Valle Roveto. Metanizzazione dei comuni della Campania, assolto il sindaco di San Vincenzo Giulio Lancia. Dopo due anni e mezzo il primo cittadino, in qualità di manager della cooperativa modenese, è uscito dalla lunga vicenda giudiziaria che lo aveva visto coinvolto. Era stato accusato insieme ad altri due colleghi di concorso esterno in associazione camorristica. I fatti risalgono all’estate del 2015 quando la procura di Napoli fece scattare un’indagine dei pubblici ministeri Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto sulla metanizzazione di Ischia grazie alle rivelazioni di Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionale di Cpl. In quella vicenda proprio Lancia aveva parlato per chiarire la posizione della sua società ai pm partenopei dopo l’arresto del sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino accusato di aver favorito la cooperativa nel grande appalto per portare il gas sull’isola in cambio di convenzioni con aziende riconducibili alla sua famiglia, ma anche di assunzioni e regalie varie.
Lancia, ex componente del consiglio di amministrazione della Cpl Concordia e alla guida dell’area tecnica Campania-Abruzzo, era responsabile del progetto da 15 milioni di euro. Subito dopo scattò un’altra inchiesta sulla metanizzazioni di alcuni comuni del Casertano grazie alle rivelazioni dell’ex boss pentito Antonio Iovine. In questo secondo filone vennero coinvolti anche Lancia e i colleghi Roberto Casari e Giuseppe Cinquanta. L’accusa era di concorso esterno in associazione camorristica. Per Lancia scattarono i domiciliari e in base a quanto stabilito dalla “Legge Severino” dovette lasciare temporaneamente la poltrona di primo cittadino che venne occupata dal consigliere anziano, Carlo Rossi. Furono mesi difficili per il manager e per la sua cooperativa. Anche in Comune ci furono tensioni tra maggioranza e opposizione e molto contestate furono le mancate dimissioni del sindaco. Nel gennaio del 2016, poi, venne chiesto dalla Dda di Napoli il giudizio immediato per Lancia. Nei giorni scorsi, dopo due anni e mezzo, il tribunale di Napoli lo ha assolto riconoscendo che non ci fu nessun patto tra il clan dei Casalesi e la Cpl per la metanizzazione dei comuni partenopei. “Questa sentenza rende giustizia all’operato della Cpl Concordia”, ha commentato il primo cittadino di San Vincenzo Valle Roveto, riconfermato alle ultime elezioni, “persone e dirigenti seri sui quali non ho avuto mai dubbi. Ringrazio tutti i miei concittadini che non hanno mai dubitato del mio operato e della mia onestà”