Avezzano. Un gran numero di messaggi pornografici alla cognata e continue persecuzioni fino ad arrivare al tentativo di investire il figlio. Cesare Lattanzi, ex assistente capo di polizia penitenziaria, dovrà presentarsi martedì davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano, Maria Proia, su richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Guido Cocco. Per lui l’accusa è di stalking e di tentate lesioni per l’investimento non riuscito. L’uomo è accusato di aver perseguitato la cognata, 5G.A., 54enne di Avezzano, con messaggi, sms anche a sfondo sessuale e telefonate notturne. Sempre secondo l’accusa a suo carico, aveva addirittura pedinato la donna più volte. Questa situazione ha rischiato di sfociare anche in un vero e proprio investimento che avrebbe messo in pericolo l’incolumità del nipote 33enne, R.S.. Alla fine la donna si è rivolta alle forze dell’ordine e ha fatto partire le indagini fino alla richiesta dell’accusa. Nel frattempo all’uomo era stato vietato di avvicinarsi alle zone frequentate dalla cognata. A maggio, poi, aveva ottenuto la revoca della misura cautelare che prevedeva il divieto di avvicinarsi a lei a meno di 500 metri. L’uomo è assistito dall’avvocato Roberto Verdecchia, mentre la parte civile dall’avvocato Cesidio Di Salvatore.