Avezzano. Crisi del mercato ortofrutticolo nel Fucino e predominanza dei prodotti delle multinazionali a discapito di quelli locali. Un appello al mondo politico affinché venga studiato un piano per il rilancio del territorio e del settore agricolo marsicano arriva da Giammarco De Vincentis, responsabile di un’azienda agricola che fa capo a Radicchio.it. L’imprenditore chiede che venga fatta luce sulla situazione della vendita delle sementi, che vengono vendute da multinazionali a discapito del made in Italy e in questo caso del made in Fucino, oppure sulla questione della commercializzazione nei supermercati di prodotti importati che hanno una qualità minore di quelli fucensi e un prezzo simile.
“Sono uno dei tanti che fino a ora è restato in silenzio”, ha spiegato De Vincentis, “un tempo si scendeva in piazza si faceva confusione oggi c’è un silenzio che mi spaventa, soprattutto la rassegnazione dei contadini del Fucino della mia terra e non solo, quando si muore dentro e non si vive pensando ad un futuro fiduciosi, è peggio che morire”. A destare preoccupazione tra i contadini è il crollo dei consumi che sta portando al blocco delle vendite. “Si inventano leggi facendoci credere che servono per agevolare noi, mentre in realtà favoriscono sempre loro, l’economia si regge sulla pelle di chi sa impastare la terra con le mani. Oggi non si consuma, o forse meglio non si mangia più”, ha continuato l’agricoltore, “non siamo imprenditori, ma mucche da mungere, ci hanno succhiato anche il sangue. Il Fucino è arrivato quasi alla fine, forse faremo ancora in tempo a ridare almeno la speranza a chi cammina a testa bassa, perché ha paura del domani”. De Vincentis si appella ai politici marsicani chiedendo di aiutarli per evitare che molte aziende come la sua siano costrette a chiudere i battenti.