Avezzano. “I controlli sulla regolarità contributiva degli ambulanti sono stati messi in atto dal Suap su ripetute sollecitazioni degli ambulanti e delle organizzazioni di categoria nei numerosi incontri avuti con loro negli ultimi mesi, anche nell’ambito della commissione istituita dal Comune.”
Claudio Paciotti, dirigente del Suap non ci sta a vedere il Comune “nei panni del cattivo, perché”, spiega il dirigente comunale, “l’amministrazione comunale ha fatto di tutto per agevolare gli ambulanti e dare loro la possibilità di mettersi in regola”.
“Occorre essere chiari anche su chi deve cosa e a chi”, spiega Paciotti, “per non lasciare spazio a interpretazioni strumentali. Per quanto riguarda la Tosap, di competenza comunale, si può affermare senza timore di smentita che il Comune ha decisamente favorito gli ambulanti, consentendo la rateizzazione di qualsiasi importo dovuto, anche quando si è trattato di piccole somme, senza eccezioni”.
“Il discorso è diverso quando si parla di Durc”, precisa Paciotti, “il Documento Unico di Regolarità Contributiva che attesta la regolarità contributiva degli ambulanti nei confronti degli enti previdenziali e assistenziali, la cui competenza è esclusivamente dell’INPS. Anche in questo caso, tuttavia, il Comune ha fatto tutto il possibile e anche di più per dare agli ambulanti non in regola il tempo necessario a provvedere. Il termine di regolarizzazione, inizialmente fissato in trenta giorni, è poi diventato di sessanta e scadendo a ridosso di Natale si è temporeggiato ancora, proprio per lasciare tempo ai ritardatari”.
“Avviare le procedure di sospensione a questo punto”, conclude Paciotti, “non era più procrastinabile e in ogni caso, prima di revocare definitivamente la licenza e perdere il diritto al posteggio, chi ha ricevuto la notifica ha ancora molto tempo: ben 120 giorni e i pagamenti dovuti all’Inps possono essere anch’essi rateizzati, ovviamente previo accordo con l’istituto di previdenza”.