Avezzano. Il direttivo del comitato Mobilità Sostenibile Marsicana – Fiab chiarisce la propria posizione in merito al ritorno in centro del mercato del sabato di Avezzano. “L’equivoco” spiega il direttivo del comitato “è partito da una serie di iniziative del nostro presidente Giuseppe Pantaleo, tese a scongiurare la sistemazione del mercato settimanale intorno a piazza Torlonia. Ciò per evitare, a suo dire, che quel parco possa nuovamente ricevere una discreta quantità di buste di plastica e cartacce durante la mattinata di sabato, rifiuti difficilmente recuperabili dagli addetti alla ripulitura”.
“Si è trattato di iniziative palesemente personali, senza utilizzare la nostra carta intestata – gli è concesso un briciolo di autonomia dopo 40 anni di ambientalismo?” continua il comitato Mobilità Sostenibile. “A proposito: avrà egli parlato, circa il mercato del sabato in piazza Torlonia, di passaggi pedonali rialzati, bike sharing o minibus elettrici nella sua lettera alla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio? La sua contestazione ha perciò riguardato 3-400 metri di vie, non le restanti decine di chilometri dedicate al traffico automobilistico nel centro; la stessa persona aveva indicato in qualche maniera un paio di ampie strade nel quadrilatero verso cui dirottare quel genere di mercato, come via Garibaldi e via Montello”.
“Dopo qualche forzatura e semplificazione, si è giunti ad affermare che il comitato Mobilità Sostenibile sia contrario al ritorno del mercato settimanale nel centro. Le cose stanno in maniera diversa” continua il direttivo. “Orbene, il comitato si è tenuto fuori da quel lungo e acceso scontro tra partiti e liste civiche, soprattutto tra amministrazione comunale e associazioni di categoria del commercio, perché scarsamente interessato allo spostamento delle bancarelle. È bene ricordare che la stessa associazione non si oppose all’utilizzo di un tratto della ciclabile nord per il mercato del sabato (compreso lo smantellamento dei cordoli), né tantomeno all’occupazione di parte della pista più recente, al centro, per le due fiere annuali del 25 aprile e del 26 dicembre. Conoscendo la logica del secondo progetto, avremmo invece aspramente contrastato un’ipotesi di occupazione periodica nel tratto posto lungo l’asse principale, quello che parte dalla stazione ferroviaria e raggiunge il municipio”.
“Vi era bisogno di una maggiore informazione, anche come semplici cittadini, da parte del comune per permettere anche a noi di manifestare in tempo utile la nostra idea nel caso che stiamo trattando. Sappiamo dai mezzi d’informazione locali che è quasi tutto pronto – questione di giorni –, ma la domanda che possiamo ancora porre è: che fine faranno quei 200 metri di ciclabile che corrono lungo via XXIV maggio? Quel tratto sarà chiuso per 52 mattine all’anno oppure rimarrà aperto e sorvegliato, per impedire che la folla si riversi su di esso, essendo protetto solo in parte da un cordolo?” conclude il direttivo del comitato.