Avezzano. Viene “assolto” dall’accusa di omicidio colposo perché il reato è prescritto, ma non è soddisfatto e ricorrerà in appello per l’assoluzione con formula piena. Si tratta di Angelo Petroni, primario responsabile della divisione di medicina interna e cardiopatia, presso la casa di cura “Di Lorenzo” di Avezzano, che nel 2006, in seguito al decesso di una donna di 86 anni di Avezzano, avvenuto nella clinica, fu denunciato dai figli di questa per una presunta somministrazione di un farmaco che avrebbe favorito una complicazione causandone il decesso. La donna nel 2006 era stata ricoverata per disturbi cardiaci. Durante il ricovero l’anziana ebbe un incidente che le procurò una ferità che – secondo le perizie disposte dalla Procura della repubblica di Avezzano che avviò un’inchiesta – non si rimarginò a causa del farmaco. Durante il processo il legale del primario, Leonardo Casciere, pur prendendo atto dell’avvenuta prescrizione aveva chiesto l’assoluzione con formula piena. Di fronte alla decisione del giudice di applicare i termini prescrittivi ha annunciato che ricorrerà in appello.