Capistrello. Sono passati nove mesi dal novembre 2021, quando i Sindaci di Capistrello Francesco Ciciotti, di Canistro Gianmaria Vitale, di Civitella Roveto Pierluigi Oddi, di Morino Roberto D’Amico, di Civita D’Antino Sara Cicchinelli, di San Vincenzo Valle Roveto Carlo Rossi e di Balsorano Antonella Buffone, con nota congiunta chiedevano alla Regione Abruzzo, in particolare all’Assessore alla Sanità, alla Presidenza della V^ Commissione Salute, al Direttore Generale ASL 1 dr. Romano e al Responsabile CREA – Comitato Regionale Emergenza-Urgenza, un incontro per discutere dell’annosa e importante questione della medicalizzazione della postazione del 118 in seno alla Croce Verde Valle Roveto.
In particolare, i primi cittadini, nel richiamare una precedente nota congiunta del 07/10/2020, avevano evidenziato l’esigenza di provvedere all’inserimento di personale infermieristico a bordo dei mezzi di soccorso nelle ore notturne ed un medico e infermiere nelle ore diurne.
La postazione del 118 della Valle Roveto, che conta circa 24.000 utenti è l’unica a non essere medicalizzata, diversamente da Avezzano, Carsoli, Pescina e Tagliacozzo.
“Purtroppo a nulla sono valsi i numerosi appelli”, spiegano i Sindaci, “non ultimo quello del 20/05/2021, nel quale veniva reiterata senza successo, la richiesta di un incontro urgente. Purtroppo, ad oggi , 9 settembre 2022, la situazione non è cambiata ma siamo determinati a portare avanti una giusta battaglia a tutela dei cittadini, ai quali va riconosciuto il sacrosanto diritto di vedersi prestare un’assistenza sanitaria adeguata, visti i lunghissimi tempi di percorrenza per raggiungere l’ospedale di Avezzano”.
“Attualmente”, concludono, “in caso di emergenza e urgenza, le possibilità di salvezza dei residenti della Valle Roveto, sono legate alla disponibilità della postazione 118 di Avezzano, sempre che non sia occupata in altri interventi in città o nella Marsica. La Valle Roveto e le esigenze dei tanti cittadini non possono più essere ignorate e, pertanto, l’auspicio è che le istanze trovino finalmente il giusto riscontro e che non finiscano, ancora una volta, inspiegabilmente nel dimenticatoio”.