L’Aquila. I due candidati alla carica di Segretario Provinciale del Partito Democratico, Americo Di Benedetto e Mario Mazzetti, incontratisi nel primo pomeriggio nella nuova sede provinciale all’Aquila hanno messo fine alla stagione delle incertezze che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Unanime è stata la consapevolezza delle responsabilità nuove che investe il Pd alla luce dei positivi risultati nelle elezioni amministrative e nelle consultazioni referendarie. Anche le problematiche del nostro territorio (a partire dalla ricostruzione del Capoluogo di Regione e dei Comuni del cratere e dal rilancio economico per l’intera provincia) richiedono un cambiamento profondo di idee, progetti e classi dirigenti. I cittadini affidano al Pd nuove speranze ed aspettative, anche come asse portante di un’alternativa di centrosinistra. Il banco di prova è da subito il rilancio di un’opposizione propositiva nell’amministrazione provinciale e in quella regionale e la migliore preparazione alle elezioni amministrative del prossimo anno, a cominciare dai Comuni di Avezzano e L’Aquila, quest’ultimo con una straordinaria valenza simbolica nazionale. Forte della rinnovata consapevolezza sul compito da svolgere, il Pd provinciale si affida ad un unico e condiviso candidato alla segreteria provinciale il quale può contare fin da subito sul sostegno incondizionato e leale dell’intero gruppo dirigente, intorno ad inderogabili principi che di seguito vengono sinteticamente richiamati: il Segretario nella sua autonomia guida il partito e ne propone la linea al gruppo dirigente esecutivo, che sarà eletto in una fase successiva allo svolgimento dei Congressi di Circolo. I congressi saranno il luogo di formazione di una strategia dei territori, di incontro degli iscritti e consentiranno anche la più completa conoscenza dell’intero partito da parte del candidato Segretario. È evidente che un territorio ampio ed articolato come quello della Provincia dell’Aquila richiede un gruppo dirigente plurale, forte,rappresentativo di tutte le sue specificità e unito nell’azione. Sarà quindi compito del Segretario cercare e trovare il giusto equilibrio, senza moltiplicare le cariche apicali al fine di non svilirne la funzione. Il partito provinciale lavora per una forte affermazione del partito nell’intera regione. Esso contribuisce alla elaborazione della politica regionale soprattutto per la specificità interna che esso rappresenta e principalmente per tutti gli sforzi di rappresentanza e vicinanza al Comune di L’Aquila, colpito dal sisma, ancora alle prese con la fase finale dell’emergenza e proiettato nella ricostruzione del capoluogo e delle sue frazioni. La ricostruzione e il sostegno politico riguardano anche gli altri comuni del cratere, aquilani e non, a cui va assicurato un adeguato sostegno regionale. Pertanto il partito provinciale, nella sua formazione e selezione della classe dirigente locale, offre il proprio contributo di donne e uomini, di idee e progetti, al segretario regionale nello spirito di collaborazione propositiva di una grande forza popolare quale è il PD. Il Segretario provinciale eletto, rispetterà e favorirà la piena legittimazione degli organismi dirigente dei quali è chiamato a concretizzare l’indirizzo politico. L’Assemblea che sarà eletta dai Congressi di Circolo e la conseguente Direzione provinciale avranno, per definizione, un ruolo centrale nella guida del partito e saranno la garanzia di una vitale democrazia interna che superi le logiche parziali di gruppo o personali che hanno già fin troppo danneggiato la credibilità della nostra organizzazione. Nella guida esecutiva del partito saranno chiamate tutte le energie utili alla sua affermazione e valorizzate prevalentemente le energie che non hanno già un diretto compito istituzionale al fine di favorire la positiva e complementare collaborazione tra figure istituzionali, dirigenti e militanti di partito, favorendo il rinnovamento anche generazionale. Il Segretario è il principale garante del principio di contendibilità delle cariche elettive. Per questo gli organismi dirigenti saranno chiamati a formulare regole chiare e condivise che impediscano rendite di posizione o “scelte dall’alto” le quali sclerotizzano la necessaria capacità democratica del partito provinciale. Condivisi i principi richiamati, si formalizza il ritiro della candidatura di Americo Di Benedetto e si condivide la candidatura unitaria di Mario Mazzetti.