Avezzano. “Sindaco e amministrazione uscente proseguono con la loro campagna di promesse impossibili, quando avrebbe un dovere preciso: presentare entro l’11 aprile la “Relazione di fine mandato”. In tutte le città “normali”, a 60 giorni dal voto, i sindaci hanno questo compito: raccontano ai cittadini le cose fatte, le cose non fatte e perché le promesse non sono state mantenute. Ma questa amministrazione continua a fare campagna elettorale permanente, come se non avessero mai governato”. Questa la risposta del Laboratorio Abruzzo Giovani dopo l’annuncio di un bando curato dal Progetto Marsica per lo sviluppo del territorio.
“Il gioco è quello di sempre: promettere, promettere ed ancora promettere”, hanno continuato i ragazzi del Laboratorio Abruzzo Giovani, “proprio ieri hanno avuto l’ardire di riesumare il defunto “Progetto Marsica”, annunciando la solita pioggia di milioni, si badi bene, è sempre declinata al futuro, arrivando persino ad intestarsi meriti non loro. Per la prima volta, infatti, una quota dei fondi strutturali europei (i due fondi FSE e FESR) viene “dirottata” sulle aree in forte crisi, come la Marsica, e questo porterà incentivi per circa 3mln di euro. Ma Di Pangrazio omettono volutamente di dire che il merito di questa operazione è dall’assessorato alle Aree Interne che si è fortemente speso per portare a termine questa operazione. Peccato che nei lunghi cinque anni di governo dell’amministrazione uscente nulla sia stato realizzato, e l’unica cosa di cui ci si possa “vantare” è il primato, non edificante, di essere riusciti a far cancellare, nel Luglio 2014, la Marsica dai benefici degli Aiuti di Stato (TUEL 107.3.c oggetto di un nostro studio), dopodiché nessuna impresa si è più insediata nel nostro territorio ed il Nucleo Industriale è prossimo alla desertificazione. I Marsicani non vogliono più bufale e promesse vuote, ma fatti. Riportare lavoro e attività in città è l’obiettivo principale della futura amministrazione. Noi giovani siamo disposti a collaborare per la realizzazione di progetti seri e concreti, ma non con un’amministrazione proiettata nella falsità”.