L’Aquila. Una maxi inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, coordinata dalla Procura di Trento, ha portato alla luce un vasto giro di affari illeciti legati alla ‘ndrangheta, coinvolgendo un commercialista di 39 anni e un imprenditore di 56 anni, entrambi originari della Marsica.
L’operazione, condotta dai carabinieri del Ros con il nome in codice Blizzard-Folgore, ha messo sotto la lente d’ingrandimento un’associazione di tipo ndrangheristico, accusata di usura, estorsione e altri reati, tutti aggravati dall’elemento mafioso. I carabinieri hanno eseguito un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 23 indagati, sparsi in diverse province d’Italia, tra cui la provincia dell’Aquila. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 25 milioni di euro. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero creato crediti fiscali ad arte per le loro società, con l’intento di trarne profitto sia dalla vendita diretta che dall’utilizzo nel sistema delle compensazioni d’imposta. Le operazioni illecite si sono realizzate principalmente attraverso fusioni per incorporazione e tramite l’uso di società serbatoio, strumenti che hanno permesso di mascherare la vera natura delle transazioni.