Capistrello. Ancora una maxi confisca per il clan Fasciani di Ostia con origini di Capistrello. Tra i beni sequestrati ci sarebbe anche un terreno nella Marsica. In particolare i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma hanno posto sotto sequestro i beni di otto società e di una ditta individuale esercenti l’attività di bar, ristoranti, panifici, rivendite di prodotti alimentari, stabilimenti balneari. Sigilli sono scattati anche a case, terreni, rapporti bancari, postali, assicurativi e azioni. Il tutto per un valore complessivo di circa 18, 5 milioni di euro. Il decreto di confisca è stato emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. I due fratelli, Carmine e Terenzio Fasciani, sono stati sottoposti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di quattro anni. I fratelli Fasciani (Carmine, Terenzio e Nazzareno) sono originari di Capistrello dove già in passato erano stati sequestrati degli immobili riconducibili alla famiglia.
Le indagini, condotte dagli specialisti del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma, sono partite al termine delle operazioni di polizia «Nuova alba», eseguita dalla Polizia di Stato nel luglio 2013, e «Tramonto», conclusa dalle fiamme gialle capitoline nel febbraio 2014, dalle quali era emersa l’operatività dei Fasciani nel territorio del litorale e i due fratelli a capo del sodalizio, ora raggiunti dal provvedimento di confisca. (f.d.m.)