Avezzano. Avevano avviato un piano per portare a termine un matrimonio combinato con ragazza disabile. Sono però stati scoperti e fermati in tempo dal realizzare il loro intento. Si tratta di due stranieri accusati di circonvenzione d’incapace. Volevano raggirare una ragazza disabile convincendola a sposare uno di loro in modo da ottenere la cittadinanza italiana. Sono indagati M.B., 38 anni, e A.B. (57), di nazionalità marocchina che avevano convinto la marsicana a sposarsi con uno di loro. Dopo gli accertamenti, i due sono finiti sotto indagine e ora devono rispondere di tentata circonvenzione di incapace in concorso.
Secondo l’accusa, i due marocchini avrebbero abusato dell’ingenuità della ragazza, “una ingenuità dovuta al suo stato di deficit psichico ponendo in essere atti idonei diretti palesemente da indurre la ragazza a compiere un gesto che avrebbe comportato per lei, e anche allo Stato italiano, un danno. L’avrebbero indotta a dare il proprio assenso a sposarsi con B.M. che era in Italia illegalmente e senza permesso di soggiorno”. Le nozze con rito civile si sarebbero dovute svolgere il 30 luglio dello scorso anno e avrebbero vincolato da un matrimonio farsa la ragazza. Alla fine però i due stranieri difesi dagli avvocati Luca Motta, Pasquale Motta e Mauro Ceci non sono riusciti nell’intento grazie all’intervento delle forze dell’ordine allertati da una denuncia.