Celano. E’ accusato di aver massacrato di botte un anziano perché era passato sul suo giardino. Per questo motivo un maestro di taekwondo è stato rinviato a giudizio e deve rispondere di lesioni gravissime nei confronti di un pensionato di 86 anni. Nei guai è finito un maestro di arti marziali, Ennio Cotturone, 44 anni, di Celano, molto conosciuto negli ambienti sportivi abruzzesi e nazionali è stato rinviato a giudizio.
L’episodio di violenza risale al 17 marzo 2017 a Celano. Il pensionato, nel frattempo, è morto. Il decesso è avvenuto il 14 agosto 2019 ma le cause sarebbero da imputare ad altre questioni.
Dopo gli accertamenti dei carabinieri, il pubblico ministero della Procura di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, aveva chiuso le indagini a carico del maestro di taekwondo. L’esperto di arti marziali è stato accusato di lesioni gravissime nei confronti dell’anziano celanese. L’accaduto fece anche molto clamore a Celano e non solo. Cotturone infatti era stato anche nominato presidente del comitato abruzzese Fita (Federazione italiana taekwondo).
Secondo le accuse mosse dal pm Cerrato, “Cotturone, con percosse al corpo e al capo cagionava lesioni dalle quali derivava il pericolo di vita e un’incapacità ad attendere alle proprie ordinarie funzioni protrattesi per più di quaranta giorni”. Con l’aggravante di avere agito “per futili motivi in ragione del passaggio dell’anziano in un’area di proprietà privata”.
E, come da capo di imputazione, con l’aggravante di avere agito “approfittando delle condizioni di minorata difesa dovute all’età della vittima del reato e dal fatto di avere infierito sulla stessa una volta che, colpito, era in terra sanguinante”. L’imputato dovrà presentarsi davanti al giudice il 10 giugno 2020. I figli dell’anziano si sono costituiti parte civile e sono assistiti dall’avvocato Leonardo Rosa.