Massa d’Albe. Il consiglio comunale di Massa d’Albe dice no al piano di gestione della riserva naturale orientata di Monte Velino e chiede di riaprire il dibattito. Dopo Magliano de’ Marsi anche Massa d’Albe, comuni ricompresi nella riserva gestita dal reparto carabinieri biodiversità di Castel di Sangro, si è opposta alla serie di regole per fruire dell’area protetta contestate da allevatori, escursionisti e amanti della montagna.
Nel piano di 26 pagine viene evidenziato che non si potranno raccogliere funghi e tartufi in tutto il territorio della riserva e potranno raccogliere e asportare la flora spontanea e i frutti, coloro che abbiano compiuto i 14 anni di età, limitatamente al territorio del Comune di residenza. Vietato introdurre nella riserva cani da caccia o da compagnia e qualsiasi specie animale non autoctona. Per quanto riguarda l’accesso alla riserva sarà consentito per escursioni di osservazione naturalistica a gruppi non superiori a dieci persone, accompagnati dal personale autorizzato o da guide escursionistiche appositamente formate.
Nella seduta del consiglio, che si è svolta martedì pomeriggio, è stata votata la mozione per bloccare il piano di gestione in attesa di avere delucidazioni in merito all’apertura del dibattito già richiesto anche dal vice presidente del consiglio regionale, Emanuele Imprudente.