Avezzano. “Non è il momento delle polemiche ma della collaborazione ma una precisazione va fatta anche perché ci sono stati fino a ora in Italia più di 5.000 operatori sanitari contagiati e non vorremmo che questo numero continuasse a salire proprio per cadenza di dispositivi di protezione”. E’ quanto afferma Luigi Sannito, dirigente Uil Fpl ed Rsu della Asl dopo la presa di posizione della Asl secondo cui quelle mascherine non sarebbero mai dovute finire nelle mani del personale sanitario perché riservate ai visitatori dei pazienti.
Secondo il direttore generale dell’Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, Roberto Testa, “quelle protezioni composte di telo in Tnt, sono state messe a disposizione ed erano riservate esclusivamente alle persone che ogni giorno si recano in ospedale a visitare i propri congiunti ricoverati, e non quindi agli operatori sanitari che utilizzano invece quelle chirurgiche”.
Non la pensano così, invece, i sindacati secondo cui “erano state consegnate al personale sanitario”.”Tant’è che dopo il nostro intervento”, ha aggiunto Sannito, “è stato avviato il ritiro di parte di esse. Ci auguriamo però che ora arrivino subito dei Dpi (dispositivi di protezione individuale) idonei e sufficienti all’ospedale di Avezzano e a tutti gli altri presidi della provincia, soprattutto nei reparti più impegnati come 118, pronto soccorso, malattie infettive e rianimazione, ma anche nelle atre unità operative di tutto il territorio. Se ciò non dovesse accadere, come Uil ci attiveremo per mettere in campo anche eclatanti forme di mobilitazione a tutela dei lavoratori e degli utenti”.