“Marsicaland”, ha spiegato il primo cittadino Di Pangrazio, “è una manifestazione che abbiamo portato avanti, e continueremo a portare avanti, nel tempo. Quello di quest’anno è stato il primo assaggio, dal prossimo anno il Festival sarà ancora più grande grazie all’entità organizzativa che andremo a creare e al maggiore coinvolgimento di tutta la Marsica. Siamo riusciti a costruire un momento non solo di festa ma anche di condivisione grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria e al supporto della Regione Abruzzo”. La tre giorni di inizio settembre ha sicuramente lasciato il segno e ha dato lo sprint giusto agli organizzatori per andare avanti e fare ancora di più.
“Le associazioni di categoria hanno avuto l’intuizione che l’agricoltura andava utilizzata in termini turistici e ricettivi”, ha affermato Montaldi, “l’amministrazione comunale ha creduto subito in questo progetto, soprattutto grazie all’impegno del sindaco e di alcuni amministratori, e ci ha investito. Il tutto è stato condiviso con l’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, che è entrato nel progetto come tanti attori del territorio tra cui il Gal Marsica, il Patto Territoriale, il Covalpa, le realtà come l’associazione Madonna del Passo e 67051 che ringraziamo. Abbiamo raggiunto degli obiettivi, abbiamo dimostrato che questo territorio con i suoi prodotti può creare una ricetta, può creare un cocktail e può fare promozione turistica”.
Tra i momenti più salienti della tre giorni avezzanese c’è stato sicuramente il corteo che ha lasciato un segno indelebile raccontando attraverso costumi, mezzi e suppellettili la storia della Marsica.
“Per noi è stata un’avventura speciale”, ha riferito il regista Gabriele Ciaccia, “una drammaturgia della terra, un evento complesso da tutti i punti di vista. Abbiamo fatto le nottate a lavorare, a studiare, a creare. Siamo riusciti a creare qualcosa di unico. Noi come territorio abbiamo un percorso che possiamo raccontare, che tocca diverse epoche. Rendiamoci conto di quello che siamo e iniziamo a raccontarlo insieme”.
Un ruolo fondamentale in questo appuntamento di Marsicaland lo hanno avuto le scuole con l’Istituto tecnico per il turismo “Andrea Argoli” di Tagliacozzo e l’Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente “Arrigo Serpieri” di Avezzano. A loro, presenti con una delegazione di docenti e studenti, è andato il grazie corale di tutti.
Prima di chiudere il professor Di Renzo, antropologo e direttore scientifico di Marsicaland, ha ricordato che “nella tre giorni di Avezzano sono accadute cose molto importanti. Un tornante determinante per il nostro territorio. Ci sono degli indicatori che ci dicono che è stata un’idea giusta e dobbiamo andare avanti. Stiamo lavorando per il ripristino del mercato settimanale in città che servirà per creare un’identità. È importante accendere i riflettori sul territorio. Avezzano, il Fucino e la Marsica sono stati presentati come un vero e proprio prodotto d’eccellenza e le idee, le proposte, le innovazioni come la ricetta o il cocktail hanno avuto un grande risultato”.
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