Celano. Marsica come la Terra di mezzo dello spaccio. I carabinieri della Compagnia dell’Aquila, in collaborazione con quelli della Compagnia di Avezzano, hanno arrestato 5 marocchini residenti a Celano, indagati a vario titolo per spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. La droga arrivava da Roma e da Pescara, pronta per essere spacciata sulle piazze della provincia aquilana, in particolare nel capoluogo e ad Avezzano. Per tale motivo, il nome scelto per l’operazione è stato “Terra di Mezzo”, ad indicare la posizione geografica della provincia aquilana ricompresa tra quelle di Pescara e Roma, nelle quali sono stati individuati due distinti canali di approvvigionamento dello stupefacente (anch’essi gestiti da soggetti di etnia albanese), che venivano scelti alternativamente dagli indagati per rimpinguare le scorte da destinare alla piazza aquilana e marsicana.
Cinque ordinanze cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari Francesca Proietti, nei confronti di altrettante persone, sono state eseguite oggi ad Avezzano, nello stralcio di una maxioperazione antidroga condotta all’Aquila. Complessivamente sono state indagate 9 persone (2 italiani, 2 albanesi e 5 marocchini) e sequestrati oltre 100 grammi di cocaina e circa 15.000 euro in contanti considerati provento delle attività di spaccio. Ai domiciliari, stamattina, sono finiti Hammadi Azrouri detto Baffo, 57enne, e Noureddine Bouam, classe 1986, destinatari di obbligo di dimora Ahmed Bouam, classe 1990, e Said Ezrouri del 1991, destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Reddouane Abbaoui, del 1991, da anni residenti a Celano e impegnati come agricoltori nel Fucino. Le misure, emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano su richiesta del pm Lara Seccacini, riguardano uno stralcio, trasmesso per competenza territoriale al circondario giudiziario marsicano, di un’attività d’indagine più ampia iniziata sotto la direzione del pm Simonetta Ciccarelli della procura aquilana. Sono tra i componenti di un gruppo criminale, composto per la maggior parte da albanesi e marocchini accusati di spacciare cocaina in tutta la provincia aquilana. I difensori sono gli avvocati Luca Motta, Pasquale Motta e Mauro Ceci.