Dura la reazione dei sindaci contro quanto messo in atto in pochi giorni di amministrazione dalla giunta guidata da Luciano D’Alfonso. A dare il “la” alla lunga serie di proteste è il sindaco di Castellafiume che contava su quei finanziamenti. “Restiamo basiti”, ha accusato Domenico Mariani, “e rifiutiamo categoricamente l’idea che l’esclusione della Marsica possa essere compensata da un aleatorio impegno a trovare ipotetiche misure compensative a queste gravi esclusioni. E’ impossibile quantificare il danno che le delibere di questa giunta concretamente faranno all’economia del nostro territorio: le occasioni di investimento che si perderanno sono incalcolabili. La stessa cosa sarà per la mancata crescita dei consumi che sarebbe invece scaturita da un incremento dell’occupazione e da una maggiore fiducia dei consumatori verso il futuro. Quanto dovrà ricevere la Marsica”, aggiunge Mariani, “per compensare il torto subito?. Ricordiamo”, avverte il sindaco, “che i numeri della Marsica in seno al Consiglio Regionale (tre Consiglieri di maggioranza su un totale di diciassette e con un’ampia minoranza composta da tredici Consiglieri) sono tali da determinare la tenuta della Giunta Regionale. E’ per questo che non riusciamo a renderci conto di come sia stata presa una così sciagurata decisione, senza che la stessa sia stata perlomeno discussa con i rappresentanti territoriali”.
Avezzano. Ancora un affondo contro la Marsica e ancora proteste degli amministratori locali e delle forze sociali contro le decisioni della Regione. Stavolta a denunciare altri tagli sono i sindaci che chiedono conto su un altro milione di euro dei fondi ex Pain, che dovevano finire nel territorio e che non ci sono più. Questo ulteriore taglio interessa 13 comuni montani che contavano su un totale di 1.314 mila euro. Un duro colpo per il territorio già duramente provato per l’esclusione del territorio, avvenuta in questi giorni, dai fondi ex art. 107.3c a favore dell’Aquila. Ora un altro affondo mette in crisi la Marsica che si sente defraudata da quello che è stato definito “un fuoco incrociato”. In particolare, a perdere i finanziamenti previsti dalla delibera di giunta regionale 256 del 2014 sono stati i comuni di Castellafiume (49.900 euro), Balsorano (99.600), Civitella Roveto (50.000), San Benedetto dei Marsi (50.000), Carsoli (300.000), Magliano de’ Marsi (144.500), Trasacco (100.000), Ortucchio (100.000), Luco dei Marsi (120.000), Celano (100.000). A questi vanno aggiunti i fondi cancellati dalla delibera 431 che penalizza Cappadocia (15.000), Oricola (26.000) e Luco dei Marsi (159.216).