Marsica Nuova era un giornale creato nel 1918 dagli emigranti abruzzesi negli Stati Uniti, definito come “Organo ufficiale delle Federazione Luchese-Marsicana”. Il corrispondente, nonché direttore, era l’allora ventenne luchese Vincenzo Massari, che attraverso “Marsica Nuova” diede un importante punto di riferimento e d’informazione ai tanti emigranti abruzzesi, avidi di notizie della terra natia, che Massari alternava con chicche di interessante storia locale. Il giornale ebbe un grande successo, al punto che con oltre 10.000 abbonati si trasformò da mensile a settimanale. Le storie che vi proponiamo sono tratte dal sito coloradohistoricnewspapers.org, dove è possibile trovare scansionati i pdf originali, da cui abbiamo prelevato, rivisto e corretto le storie a nostro avviso più interessanti.
Oggi vi proponiamo, dal primo numero del giornale, un estratto quanto mai attuale sulla diffusione della febbre spagnola. Buona lettura.
26 novembre 1928 – Cronaca di Luco Ne’ Marsi
LA FEBBRE SPAGNOLA accenna a decrescere. Il numero dei morti è di molto diminuito, ma nella campagna si è un po’ diffuso. – Il nostro medico provinciale cav. Antonio Rochicchio spiega un’attività fenomenale ed or gira i principali paesi della provincia ove maggiormente infierisce il crudele morbo.
LA CASSA NAZIONALE INFORTUNI, istituirà in Chieti una sua sede per la regione Abruzzese, che avrà la gestione degli infortuni sul lavoro ed andrà in vigore il primo gennaio 1919 per l’associazione obbligatoria l degli infortuni nell’agricoltura.
RITORNO DI SOLDATI Siamo stati informati che sarà cominciata immediatamente la smobilitazione dei militari sotto il servizio. Speriamo di riabbracciare parte dei nostri cari. Ma nello stesso- tempo, salutiamo riverenti le salme-dei-nostri prodi concittadini che immolarono la loro giovine vita, tra i dirupi delle alpi o in qualsiasi punto. Al prossimo numero, cercherò di dare i nomi-di tutti quei nostri cari concittadini. Era nuova col ritorno della pace, è ritornato altresì il sorriso sulle labbra delle belle giovani luchesi. Alcune di esse aspettano trepidante il ritorno del fidanzato, mentre altre anelano i fiori d’arancio al più presto possibile. Care concittadine, avete abbastanza sofferto, è giusto che oggi godiate alquanto.
Il Cronista Luchese Vincenzo Massari