Marsica Nuova era un giornale creato nel 1918 dagli emigranti abruzzesi negli Stati Uniti, definito come “Organo ufficiale delle Federazione Luchese-Marsicana”. Il corrispondente, nonché direttore, era l’allora ventenne luchese Vincenzo Massari, che attraverso “Marsica Nuova” diede un importante punto di riferimento e d’informazione ai tanti emigranti abruzzesi, avidi di notizie della terra natia, che Massari alternava con chicche di interessante storia locale. Il giornale ebbe un grande successo, al punto che con oltre 10.000 abbonati si trasformò da mensile a settimanale. Le storie che vi proponiamo sono tratte dal sito coloradohistoricnewspapers.org, dove è possibile trovare scansionati i pdf originali, da cui abbiamo prelevato, rivisto e corretto le storie a nostro avviso più interessanti. Oggi vi proponiamo un estratto dal numero del gennaio 1920, in cui si parla di come i contadini luchesi riuscirono ad ottenere importanti concessioni dal Principe Torlonia.
Facendo seguito alla nostra ultima notizia, comunichiamo che dopo l’invasione dei giorni di ottobre il problema arduo ed annoso della concessione, delle terre del Fucino ai legittimi padroni, contadini di questo Comune è stato finalmente risolto, mercé la benevolenza dell’Ecc. Casa Torlonia, la costanza di tutti i concittadini e l’interessamento laborioso è tenace delle autorità tutte, prime tra essi il nostro R. Commissario, signor Paolo Gianfelice. Per dovere di cronaca narriamo lo svolgimento degli avvenimenti succedutisi che hanno assunto in qualche momento un atteggiamento tragico, terminato felicemente per il coraggio; ed il buon senso, di cui ha dato la migliore prova il suddetto funzionario. La sera del 16 ottobre i contadini, ricacciati dalle terre del Fucino, da loro il giorno avanti invase, da un forte nucleo di carabinieri, si riversarono sulla piazza Umberto I°, ove iniziarono una manifestazione ostile verso il R. Commissario, che secondo qualche male informato, era accusato di aver sostenuto presso l’On. Amm. Torlonia le aspirazioni dei soli combattenti. Nonostante l’aspetto minaccioso dei dimostranti, il R. Commissario discese dal Palazzo Comunale, in mezzo alla folla, alla quale espose lo stato delle pratiche da lui svolte in unione all’On. Sipari ed al Sottoprefetto del Circondario e si dichiarò pronto e lieto di mettersi ancora una volta alla testa del popolo senza distinzione di parte a perorare il desiderio dei cittadini. Il popolo tranquillizzato tra unanime ovazioni decise di recarsi nel giorno successivo ad Avezzano. Infatti la mattina del 17 abbiamo assistito ad una delle migliori manifestazioni che Luco ricordi.
Tutto il popolo riunito, dal suono delle nostre campane mosse in corteo presso Avezzano, preceduto dalle notabilità locali: R. Commissario, Abate, signor Ciocci, e tanti altri, che hanno saputo opportunamente schierarsi col popolo, invocante pane e lavoro. All’ingresso ad Avezzano, al corteo che si riorganizzava, parlò il R. Commissario, chiamandosi garante dell’ordine pubblico per il quale egli faceva sicuro affidamento sulla disciplina e sulla educazione di cui Luco ha dato buona prova. Per il viale della Stazione il corteo ordinatissimo raggiunse la sede della Sottoprefettura, ove era stato fatto un’inutile apparato di forze. Il Sottoprefetto, cav. Giordano, funzionario distinto e gentiluomo compito, ricevette una rappresentanza che gli espose i desideri legittimi dei luchesi e lo pregò di unire i suoi autorevoli uffici presso l’Amministrazione di Casa Torlonia. Il cav. Giordano si dichiarò lieto di prestare la sua opera con la rappresentanza luchese e si recò presso l’Amministrazione ove dopo qualche ora di serena discussione il desiderio del popolo di Luco fu in gran parte appagato. Pertanto saranno concessi in affitto nell’anno corrente:
1) 4 appezzamenti di terreno di Strada 2 * (Ettari 100) esclusivamente agli ex combattenti.
2) N. 1 appezzamento di terreno a Strada 40 (Ettari 25);
3) N. 1 apprezzamento di terreno a Strada 44 (Ettari 16);
4) N. 2 appezzamento di terreno a Strada 36 (Ettari 44);
5) N. 1 appezzamento di terreno a Strada 1 (Ettari 25), per tutti i contadini in generale.
Complessivamente i contadini di Luco potranno lavorare oltre 209 ettari di terreno. Il prof. Vincenti, rigido amministratore dell’Ecc. Casa Torlonia, contemporaneamente ha preso formale impegno (il Prof. Vincenti mantiene le sue promesse) che nel prossimo anno, appena che il decreto sospensivo della disdetta degli affitti non inciamperà’ più la nuova sistemazione del Fucino, distribuirà a tutti i contadini che quest’anno non potranno essere accontentati, la terra di cui hanno bisogno, seguendo ogni criterio di equità e di perequazione. Dopo il convegno a Casa Torlonia la popolazione tornò in Luco ed alle ore 18 si riunì sulla piazza del Municipio, ove si tenne un grandioso comizio nei quale il R. Commissario pronunziò nobili parole di fede e fece calda esortazione, perché’ la pace conquistata col sacrificio di tutti sia feconda di progresso economico e morale. Tra calorose acclamazioni il Comizio si sciolse, mentre era nel cuore dì tutti la speranza di vedere presto i cittadini tutti riuniti per il bene comune. FRANCESCO NUSCA.