Avezzano. Dopo le polemiche legate all’esclusione della Marsica dai fondi Ue Lolli prova a spiegare la scelta e a giustificare la decisione annunciando l’idea di un progetto speciale. «Abbiamo a disposizione per i prossimi sette anni oltre due miliardi di euro divisi in cinque programmi operativi. Quello approvato in giunta riguarda ilfondo sociale europeo (FSE) e il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per un totale di 370 milioni che investiremo in lavoro occupazione e imprese. Si tratta di fondi importanti destinati, in particolare, a ricerca innovazione, consorzi diimprese, ambiente ma che purtroppo sono di entità di gran lunga inferiore rispetto al settennio precedente». Così ha spiegato l’accaduto il vice presidente Giovanni Lolli, presentando la nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020. A proposito della polemica sollevata sulla esclusione della Marsica dalla Carta degli aiuti a finalità regionale (ex art.107, c.3, lett.c) del TFUE, Lolli ha difeso la scelta spiegandocome la precedente amministrazione avrebbe consegnato alla Conferenza Stato-Regioni stabiliti di popolazione. «Il risultato – ha commentato Lolli – è stato che il Mise ha respinto la proposta avanzata dall’Abruzzo di riconoscere, nella zonizzazione delle aree, una quota di popolazione che sforava i parametri stabiliti poiché sommava al plafond di 252 mila abitanti l’area del cratere per un totale di 382 mila abitanti.Appena insediati abbiamo dovuto lavorare per ottenere una proroga per la consegna della pratica a Bruxelles e approvare urgentemente una nuova mappatura con la delibera di Giunta dell’8 luglio dove sono tracciate le aree che vanno dall’Aquila fino a Sulmona, passando per l’area industriale di Bussi e Val di Sangro. E, inoltre, agganciate alle Marche, l’area della Val Vibrata, più il Molise, con aree industriali del Vastese». Le Regioni italiane, infatti, devono individuare le aree con particolare vocazione industriale e produttiva e in difficoltà,con un numero complessivo di abitanti non superiore ai 252 mila, sulle quali concentrare gli aiuti economici. «L’area cratere ha concluso Lolli – era doveroso metterla poiché beneficia del 5 per cento delle risorse per la ricostruzione destinate allo sviluppo economico. Il beneficio della inclusione nella mappa riguarda soprattutto le grandi imprese innovative che hanno la possibilità di avere una maggiorazione del 10 per cento rispetto a quelle che ne sono fuori. È anche vero-che nella delibera di giunta abbiamo evidenziato come la Marsica meriti attenzione e specificità particolari per cui assumiamo sin da ora l’impegno solenne a coinvolgere il territorio in un progetto speciale su cui stiamo già lavorando. Dunque, nessuna esclusione, nessuna penalizzazione. Abbiamo dovuto porre rimedio ad un atto definito illegittimo con il quale rischiavamo di vanificare una ghiotta opportunità per l’intera economia abruzzese». Sulla vicenda era intervenuto il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, appena nominato Presidente della Commissione Consiliare Attività Produttive, secondo cui “nella delibera di giunta regionale approvata viene stralciata l’intera area della Marsica e in particolare scompare il nucleo industriale di Avezzano e il distretto industriale Piana del Cavaliere entrambi con importanti aziende multinazionali. E’ un ulteriore colpo alle zone interne in cui la nostra Regione nel nuovo corso sembrava dare maggiore priorità”.