Avezzano. La Federazione Provinciale Coldiretti L’Aquila, a due mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di derivazione delle acque pubbliche, esprime grande preoccupazione per l’impossibilità di regolarizzare – da parte degli imprenditori agricoli – le migliaia di pozzi presenti sul territorio regionale. Nella sola conca del Fucino se ne stimano oltre 5mila e ad oggi sono state presentate pochissime istanze di regolarizzazione. “Una emergenza a cui Coldiretti risponde chiedendo alla Regione una proroga di almeno un anno”, evidenzia il direttore di Coldiretti L’Aquila Massimiliano Volpone, “ma secondo la Coldiretti L’Aquila – che in proposito ha chiesto anche l’intervento della Federazione Regionale – oltre alla proroga dei termini e alla conferma della riduzione della sanzione, è necessario intervenire anche con la semplificazione di alcuni adempimenti soprattutto per le piccole derivazioni e i consumi limitati. E per finire, i problemi legati alla ‘prova di portata’, operazione molto onerosa richiesta dall’autorità di bacino per le piccole derivazioni seppur non prevista dal Regolamento regionale che disciplina i procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica, superficiale e sotterranea.