Avezzano. Sono questi i presupposti della “nuova” scuola, quella che dovrà formare le prossime generazioni preparandole al mondo che verrà.
Un progetto ambizioso e impegnativo che ha messo al centro dell’attenzione in particolare gli istituti tecnici, ritenuti di notevole pregio e un pilastro del sistema scolastico italiano dallo stesso ministro dell’Istruzione Valditara.
In questo contesto si posiziona l’istituto Galileo Galilei di Avezzano, unica scuola in Abruzzo e fra le poche del centro-sud ad aver una proposta formativa che abbina la lingua cinese al corso di europrogettazione.
L’istituto, guidato dal nuovo dirigente scolastico Candeloro Di Biagio, ha ospitato l’importante evento organizzato dalla Regione Abruzzo, “L’Europa a scuola” durante il quale è intervenuto il presidente della giunta regionale Marco Marsilio per discutere del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo, nonché della programmazione 2014-2020 che interesserà scuola, studenti e territorio.
Sono state illustrate agli studenti le possibilità, grazie alla Rete Eures, di lavori e tirocini all’estero e il sistema Its, come alternativa all’università. Inoltre è stato dato atto che per divulgare il ruolo dell’Unione Europea in merito agli investimenti promossi attraverso i fondi strutturali la scelta di un istituto che punta alla formazione di europrogettisti, come quello del Galilei di Avezzano, è sembrata la più opportuna.
Ad “allargare” gli orizzonti e dare un plus formativo di notevole importanza ai discenti frequentanti l’Istituto è inoltre la lingua cinese, protagonista indiscussa della giornata dell’Open Day, tenutosi lo scorso 18 dicembre, e che si ripeterà il prossimo 21 gennaio 2023.
Gli studenti delle classi 3A, 4A e 5A del corso RIM IE , Relazioni internazionali per il Marketing e l’Europrogettazione, che intraprendono lo studio della lingua al triennio, si sono destreggiati nell’accoglienza di ragazzi e persone più grandi arrivate a scuola in cerca di “orientamento”, illustrando le principali caratteristiche della lingua cinese e della sua cultura millenaria.
Dando prova di essere dei veri e propri sinologi in erba, i ragazzi hanno offerto del tè cinese al gelsomino, hanno spiegato come scrivere i caratteri cinesi, hanno organizzato giochi didattici come il memory e la pesca e, dulcis in fundo, si sono lanciati nei festeggiamenti per il nuovo anno 2023, Anno del Consiglio , pronosticando l’oroscopo cinese a tutti gli ospiti.
La Cina, che si appresta a divenire la prima economia al mondo superando secondo le stime ufficiali gli Stati Unti entro 5 anni, è senza dubbio il nuovo centro dell’attenzione mondiale. Un focus spesso di non facile comprensione, dato che il Dragone è allo stesso tempo culla di una civiltà millenaria, la stessa che ha inventato la carta, la seta, la bussola, gli spaghetti, la porcellana e la stampa circa 400 anni prima di Gutenberg, e protagonista delle cronache contemporanee di politica mondiale.
Comprendere ed essere i protagonisti di tali opportunità è certamente un punto da cui partire per costruire il proprio futuro.