Tagliacozzo. L’ex sindaco Giampietro Pendenza interviene insieme al consigliere Vincenzo Giovagnorio sulla querelle di Marsia che si è riaccesa nelle ultime settimane. I due amministratori accusano il primo cittadino, Maurizio Di Marco Testa, di portare avanti politiche inconcludenti solo per salvare l’apparenza. “La lottizzazione di Marsia”, affermano, “in questi ultimi tempi, è stata oggetto di un dibattito sterile e polemico, a opera del sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa che, invece di occuparsi del rilancio, non fa altro che “gettare fumo negli occhi”. Una possibilità di rilancio è stata offerta dalla Regione che ha erogato importanti finanziamenti per l’ammodernamento o sostituzione degli impianti da sci, oppure per la realizzazione di un progetto utile. Una possibilità sfumata”, aggiungono, “poiché l’amministrazione comunale, di concerto con l’Amministrazione dei beni separati di Roccacerro, non hanno presentato neanche la domanda. Al contrario, il comune di Cappadocia ha ottenuto circa tre milioni e mezzo di euro. Il sindaco ha preferito occupare il suo tempo a scrivere un manifesto”. “Tutto ciò”, continua Pendenza, “non appassiona in alcun modo l’opinione pubblica locale, come dimostrato dalla scarsa partecipazione popolare al dibattito sul tema, promosso recentemente. Faccio presente, inoltre, che il sindaco omette un particolare importante: i suoli di Marsia non sono ritornati in mano pubblica per opera della sua Amministrazione! Gli atti fondamentali, infatti, sono stati assunti dalle Amministrazioni Casale e Pendenza. Le dichiarazioni di Di Marco Testa, secondo cui “il tempo darà ragione del suo mandato” sono prive di contenuti oggettivi: tali affermazioni cercano di confondere le idee della gente con un modo di fare da “pifferaio magico”. Allo stato dell’arte, invece, il sindaco dovrebbe imporre la realizzazione dei collettori fognari da parte dei proprietari degli immobili, al fine di eliminare eventuali, e molto probabili, inconvenienti igienico-sanitari. In passato, tali opere erano state ostacolate a causa della conflittualità esistente in ordine alla proprietà dei suoli. Oggi, per fortuna, tutto ciò è stato superato e durante l’Amministrazione Pendenza è stato realizzato il depuratore a servizio di Roccacerro, facendolo dimensionare anche per le esigenze di Marsia. Invitiamo, pertanto, il sindaco ad abbandonare posizioni auto celebrative e ad impegnarsi, per quel poco tempo che rimane (il mandato infatti terminerà tra un anno), a realizzare qualche utilità pubblica, cosa che non si è ancora vista. In mancanza, tragga le dovute conseguenze rassegnando le dimissioni».