Avezzano. Stavolta il marocchino “eroe” non ce l’ha fatta. Dovrà restare i carcere. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini, nel corso dell’udienza di convalida, che ha però annullato l’arresto dei due presunti complici, il fratello e un’amica. Abderrahim Adoiou, lo straniero di 48 anni noto a tutti per il gesto eroico di novembre, era accusato di nuovo di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Si è difeso sostenendo che la droga sequestrata era per uso personale e si trovava nel garage già dal blitz precedente, quello che portò due mesi fa al suo arresto. Una versione che non ha convinto il giudice. SOno invece tornati liberi il fratello Rachid, di 35 anni, che era agli arresti domiciliari per la vecchia vicenda, e una ragazza, Salima Jarrar, di 20 anni. Per loro il giudice non ha convalidato l’arresto e li ha rimessi in libertà. I tre stranieri, difesi dall’avvocato Roberto Verdecchia, erano stati trovati in possesso di 48 grammi di hashish e alcune dosi di cocaina.