Carsoli. Avevano dato vita a una organizzazione criminale finalizzata ad acquistare droga nella capitale e distribuirla sul territorio della Marsica occidentale tramite una fitta rete di spaccio al minuto. Con questa accusa 36 persone sono state rinviate a giudizio davanti al tribunale di Avezzano a seguito della chiusura di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila. Sotto accusa soprattutto marsicani, una ventina, quasi tutti del Carseolano, ma anche numero romani che provvedevano a procurare la sostanza stupefacente destinata ad essere spacciata sul territorio.
Ieri si è tenuta l’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare Marco Billi che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio da parte dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Simonetta Ciccarelli Simonetta. L’udienza è stata fissata all’11 luglio del prossimo anno davanti il tribunale di Avezzano in composizione collegiale.
Il processo si fonda sull’operazione denominata “Tenia” eseguita dai carabinieri tra Lazio e Abruzzo e che aveva suscitato grande stupore alla luce delle molte persone coinvolte, soprattutto del posto. I 36 indagati sono accusati del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti perché avrebbero commesso una serie di delitti di acquisto, trasporto, detenzione illecita e cessione di droga del tipo cocaina.
Si tratta di Vincenzo Mandara, 56 anni, Armando D’Andrea (58), Silvio Cimei (56), Azzurra Porfidi (37), Paolo Cangelmi (55), Alessandro De Luca (47), tutti di Carsoli, Assunta Romagnini, 36enne di Roma, Maurizio Carlizza Marcangeli (53), di Carsoli, Oscar D’Andrea (54), di Carsoli, Ajrula Zenku, 38, macedone residente a Carsoli, Andrea Lollobrigida, 48enne di Carsoli, Roberto Montanaro, romano di 62 anni, Maurizio Montanaro e Sonia Savi, di 56 e 55 anni, di Roma, Alessia Gallina (46) di Carsoli, Paul De Niro (49) di Roma, Emmanuele De Niro, 32enne di Carsoli, Franco Martinelli, 68 anni di Roma, Mauro Valeriani (54) e Alberto Olivieri (66) entrambi residenti nella capitale. Secondo l’accusa, a capo della presunta a organizzazione, con mansioni direttive sull’intero gruppo, c’erano Mandara e D’Andrea. Si occupavano di “reperire i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti a Roma al fine di rivenderle sulla piazza marsicana, soprattutto nella zona del Carsolano e nei comuni limitrofi, dei rapporti con i fornitori, delle trattative per la definizione del valore delle singole compravendite, del taglio e del confezionamento delle sostanze e della distribuzione tra gli altri associati per lo smercio sulla piazza di Carsoli”.
Sotto accusa, per il solo reato di spaccio, Salj Adi, 36enne albanese, Alessandro Caroli (60) di Carsoli, Nicole D’Andrea (30), di Roma, Massimo De Santis, 45enne di Oricola, Gazmir Dinaj (31), albanese, Filippo Domenici, 48 anni di Oricola, Luigi D’Onofrio (57), di Carsoli, Fabio Ferretti (53) e Patrizio Davide Ferro (47), di Roma, Ilaria Forzosi, 48enne di Carsoli, Asmir Imeri macedone 47enne, Pietro Maruca (64) di Roma, Antonio Nazzarro, 56enne di Carsoli, Giuseppina Russo (57), di Roma, Thair Selmani, 54enne macedone. La droga, secondo quanto accertato tramite intercettazioni e attività investigativa, era distribuita da un consorzio di associati che smerciavano tramite una ulteriore ramificazione di pusher. L’operazione ha portato al sequestro di 700 grammi di cocaina tra il 2015 e il 2016 e un chilo di hascisc. Per evitare i controlli, secondo quanto emerso dalle indagini, gli indagati si muovevano con auto di piccola cilindrata, con le quali andavano a Roma per caricare la droga e tornare nella Marsica. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alessandro Marcangeli, Antonio Milo, Roberto Verdecchia, Antonio Pascale, Mauro Ceci, Valentina, Valentina Calvarese, Paolo Frani, Gianluca Presutti e Stefano Guanciale.