Trasacco. Con un post pubblicato ieri sera tardi su Facebook, il sindaco Mario Quaglieri ha scatenato l’inferno sui social, riaccendendo la storica rivalità tra Luco e Trasacco. La critica del sindaco è stata sull’organizzazione del concerto di Luco dei Marsi, dove secondo lui le persone sono state tristemente “etichettate e classificate con un conta persone”. “In realtà durante il concerto non c’è stato alcun controllo invasivo” ci spiega Elia Palma, responsabile della sicurezza e del piano di evacuazione del concerto “all’inizio si era pensato ad una barriera di tornelli o ai braccialetti colorati per l’accesso alla piazza, ma poi si è scelto di evitare controlli di questo genere e limitarsi alla vigilanza “a vista” da parte degli uomini di sicurezza, che con grande professionalità hanno saputo gestire tramite radio, un afflusso omogeneo di persone nella zona del concerto e tutt’intorno. Sono stati esclusi persino i controlli nelle borse e negli zaini. Abbiamo applicato le minime norme di legge diventate obbligatorie dopo il tragico evento di Torino di qualche mese fa”. Pronta anche la risposta del sindaco di Luco, Marivera De Rosa, che su Facebook risponde alle critiche di Quaglieri definendolo scorretto “Non posso fare a meno di sottolineare la scorrettezza del Sindaco di Trasacco che, forse animato da risentimenti che nulla hanno a che vedere con il ruolo istituzionale che riveste, ha commentato in maniera offensiva l’organizzazione di una festa patronale, la nostra, nei confronti della quale le massime Autorità hanno voluto riservare ogni attenzione per garantire la riuscita e la sicurezza dei cittadini e dei visitatori”. Sul web, intanto, sono partiti gli sfottò; Valerio Cristini, presidente dell’associazione culturale “Luco dei Marsi è il mio paese”, scrive che “un domani, quando riuscirete ad avere una piazza migliore e più grande della nostra, forse vi interpelleremo …. nel frattempo potremmo darvi qualche consiglio di come si organizza una festa, visto che da anni … non c’è paragone”. Gianni De Rosa, fratello del sindaco di Luco, ha ironizzato con un gioco di parole sull’antico nome di Trasacco con un post inizialmente ricondiviso anche dalla sorella “Non vi offendete, amici Trasaccani, ma il vostro sindaco questa sera più che Trans aquas sembra che sia andato Trans alcool. È grave, ma gli passerà”. @francescoproia