Avezzano. E’ stato rinviato a giudizio dal giudice del tribunale di Avezzano Maria Proria. Il maresciallo dei carabinieri della stazione di Ovindoli, Giovanni Nardella, è accusato di atti persecutori nei confronti di una donna di Avezzano e di peculato. Secondo l’accusa, la perseguitava con una raffica di telefonate anche con il telefono di servizio. L’udienza è stata fissata per il 26 maggio. A far partire l’inchiesta sono state due denunce della donna di Avezzano presentata alla caserma dei carabinieri. Secondo la denuncia della donna, ci sarebbero stati anche pedinamenti da parte del militare. La relazione tra i due risalirebbe al 2009 e un anno dopo sarebbe finita. A quel punto, secondo la parte civile, sci sarebbero state più di 600 telefonate. del maresciallo dirette all’avezzanese, ma anche episodi di pedinamenti e delle minacce. Il maresciallo, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, ha sempre respinto le accuse, pur non negando la relazione con la donna. “Nell’arco degli anni”, ha affermato la difesa, “ci sarebbero state anche telefonate da parte della donna nei confronti del maresciallo. Dai tabulati risultano quasi 18mila contatti tra telefonate ed sms inviati dalla donna al maresciallo. Dimostreremo in sede dibattimntale, se pur ci stupisce il rinvio a giudizio, l’estraneità del militare dell’Arma a tali accuse”. L’indagine è coordinata dal procuratore della Repubblica di Avezzano Vincenzo Barbieri.