Avezzano. Prosegue la battaglia per dare certezze ai lavoratori che gestiscono il servizio di manutenzione negli ospedali della provinciale. Sulla vicenda è intervenuta anche la Cgil che ha espresso forte preoccupazione per quanto sta accadendo all’interno della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila circa le esternalizzazioni dei servizi di manutenzione. “Già da tempo erano state espresse ai vertici aziendali le perplessità sullo spacchettamento dei servizi di manutenzione e sulle conseguenze che ciò avrebbe per i lavoratori”, hanno spiegato dall’organizzazione sindacale, “a oggi la gestione dei servizi di manutenzione risulta assegnata a diverse aziende e tali affidamenti, effettuati ad ottobre 2018, andranno in scadenza nel prossimo mese di marzo. Tali servizi riguardano circa 90 lavoratori, di cui circa 35 dipendenti della Zanzi Servizi S.r.l, ulteriori 35 lavoratori dipendenti dall’ATI costituita da Insel e Siram, con contratto di lavoro afferente alla categoria dei metalmeccanici, ed infine altri 15 lavoratori circa dipendenti dall’azienda Di Mattia Fiore con contratti di lavoro afferenti edilizia e multiservizi.
Questi lavoratori si occupano in generale della manutenzione delle opere edili, degli impianti di termoidraulica, degli impianti elettrici, dei serramenti e della conduzione delle caldaie in tutta la Asl provinciale. Le scriventi organizzazioni sindacali, non avendo condiviso lo “spacchettamento” del servizio di manutenzione, ritenevano e ritengono invece che sarebbe stato più utile e congruo tenere insieme e sotto un unico appalto l’intero servizio di manutenzione, sia per evitare disparità di trattamento dei lavoratori, sia per rendere omogenee le procedure di intervento all’interno della Asl. Una gestione coordinata permetterebbe a nostro avviso di poter meglio programmare tutti gli interventi manutentivi senza che diverse ditte e operatori debbano interagire tra loro con le difficoltà che tutti possono immaginare. Inoltre tra le aziende menzionate risulta che la Zanzi Servizi S.r.l. si trovi in procedura di concordato preventivo, tant’è che ad oggi i lavoratori di questa azienda non percepiscono la retribuzione dal mese di novembre dopo che la Asl provveduto al pagamento diretto della mensilità di ottobre, per responsabilità in solido anche a seguito di un nostro intervento in sede istituzionale presso la Regione Abruzzo.
Risulta infatti che con delibera del direttore generale n. 2353 del 28 dicembre 2018 la stessa Asl provinciale ha avviato una gara per soli 60 giorni mediante procedura negoziata per l’affidamento della manutenzione ordinaria, già assegnata alla Zanzi Servizi S.r.l. Risulta tra l’altro che nella predetta delibera del direttore generale veniva predisposto verbale di consegna dei lavori in data 1 ottobre 2018 e dopo solo una settimana, in data 8 ottobre 2018, la ditta Zanzi Servizi S.r.l. esprimeva la propria volontà di sciogliersi e/o recedere da ogni vincolo contrattuale con la stessa Asl connesso con la procedura di gara. Questo atto dimostra come si continuano a ricercare soluzioni che comunque risultano temporanee rispetto alla soluzione definitiva da noi richiesta per garantire la continuità lavorativa e salariale al personale addetto negli appalti.
Una soluzione che non può prescindere dall’avvio immediato di una gara unica relativa a questi servizi e che sia di durata congrua, tale da garantire la continuità lavorativa e salariale del personale addetto. La gara dovrà contenere la corretta applicazione della Clausola Sociale di Salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e la corretta individuazione dei contratti di lavoro nazionali da applicarsi al personale in relazione alle mansioni e alle attività che gli operatori dovranno svolgere, coerentemente con le disposizioni contrattuali e di legge sulla gestione dei cambi di appalto. A ciò si aggiungano tutte le attività amministrative e sanitarie che ad oggi vengono erogate mediante lavoro in somministrazione e società cooperative che, stante l’imminente scadenza dell’affidamento, genererà ulteriore “confusione” tra i lavoratori e nell’organizzazione dei servizi essenziali.
Come abbiamo già detto questi appalti andranno in scadenza nel mese di marzo, e pertanto riteniamo urgente un confronto per trovare soluzioni idonee che scongiurino disservizi e diano garanzie occupazionali e salariali a tutti i lavoratori. In difetto di una convocazione urgente da parte della Asl ci rivolgeremo agli enti istituzionali preposti ed attiveremo le procedure di raffreddamento al fine di tutelare i servizi pubblici e i lavoratori che questi garantiscono”.