Avezzano. Il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi, forse portavoce del presidente Del Corvo raramente presente alle discussione dell’argomento strade del fucino, non si può permettere di affermare che la cessione di km 47 di strade dissestate con km 94 di “”fossi di guardia”” e km 94 di banchina da manutenzionare, sia un “arricchimento” per l’amministrazione di Avezzano. Sulle strade fucensi il Comune “bacchetta” la Provincia, o meglio, la consigliera Felicia Mazzocchi che, “sui 47 chilometri di strade colabrodo, da i numeri. “Qualcuno”, attaccano gli assessori Roberto Verdecchia e Gino Di Cicco, “dovrebbe spiegare alla Mazzocchi, evidentemente favorevole ( e non si capisce per quale motivo ) a far gravare le spese necessarie alla messa in sicurezza delle vie fucensi sulle spalle della comunità avezzanese e degli altri comuni interessati, che i costi di manutenzione straordinaria non sono certo assimilabili ai piccoli problemi delle strade del centro di Avezzano, quindi non è possibile fare il cosiddetto classico “conto della serva”. A meno che quei numeri non siano frutto del caldo agostano degli ultimi giorni o delle prossime regionali oramai alle porte”, o per la notifica ufficiale dell’atto avvenuta di recente agli uffici provinciali. Messi i puntini sulle i, gli assessori tornano al punto politico, ovvero la netta bocciatura del consiglio comunale di Avezzano della disposizione unilaterale del Presidente della Provincia (n. 43 del 29 settembre 2010) fortemente voluta dal consigliere provinciale Felicia Mazzocchi, mirata a far passare le strade fucensi ai Comuni scordandosi di prevedere il corrispettivo budget per la manutenzione. Stop mirato a riportare la questione sul tavolo di confronto: “con l’obiettivo”, aggiunge il presidente del Consiglio, Domenico Di Berardino, “di arrivare a una soluzione concordata mirata a dare soluzione agli annosi problemi del comparto agricolo dell’area fucense, colonna dell’economia marsicana”. Alla base del rigetto dell’atto amministrativo, ricordano gli amministratori di Avezzano, c’è in primis la violazione dell’articolo 4, comma 2, del codice della strada che impone la condivisione tra gli enti interessati, mai avvenuta, l’inesistenza del verbale di consegna e del passaggio di proprietà, oltre ad altre carenze. Il Comune di Avezzano, però, consapevole delle criticità e delle difficoltà degli agricoltori del Fucino, è ovviamente disponibile, nell’interesse pubblico, a confrontarsi con la Provincia attraverso una discussione aperta e con il coinvolgendo di tutte le altre otto amministrazioni dell’area ex lago, per delineare una strategia utile mirata a trovare una soluzione condivisa ed equa per tutti, ma non a subire imposizioni o strumentalizzazioni di sorta. Una delle opzioni possibili, comunque, potrebbe essere quella adottata dalla recente legge regionale che ha affidato la gestione delle strutture idrauliche e delle strade inter-poderali al Consorzio di bonifica con relativo budget.