Tagliacozzo. Aperto un procedimento penale nei confronti di chi ha diffuso i volantini xenofobi contro tre romeni accusati di furti in città. Dopoi fatti di giugno, la febbre anti immigrati sembra essersi abbassata, così come la paura per reati e criminalità. Ma ora le indagini si sono concentrate sui responsabili dell’affissione abusiva di manifestini contro gli arrestati, presunti responsabili di una serie di furti messi a segno in città ai danni di alcune attività commerciali e singoli cittadini. Si tratta dei tre romeni, Rosca Mihaita, 23 anni, Jonut Nandu Mastahac (26), che devono rispondere di un furto a un distributore lungo la Tiburtina, e Pelin Mihai (26), accusato di resistenza a pubblico ufficiale avvenuta durante le perquisizioni domiciliari. Prima dell’arresto, i tre romeni, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, erano stati pedinati dai militari in borghese e da pattuglie che perlustravano il territorio. Intorno alle 3 di notte sarebbero entrati in azione al bar del distributore sulla Tiburtina. Subito dopo la fuga e poi le fasi dell’arresto e le perquisizioni per ricostruire l’accaduto. Il giorno successivo, erano stati trovati dei manifestini con le foto dei tre arrestati affissi per le vie della città. Per quella vicenda è stato aperto un procedimento penale e sono state avviate le indagini dei carabinieri e della magistratura. L’ipotesi di reato formulata nei confronti degli ignoti non è ancora nota ma dovrebbe trattarsi di “minacce e incitamento all’odio razziale”. I militari della compagnia di Tagliacozzo, coordinati dal comandante Edoardo Commandè, stanno arginando il fenomeno dei furti e allo stesso tempo indagando per fare in modo che la rabbia dei cittadini non trascenda in reati ancora più gravi.