Avezzano. Flase notifiche delle cartelle esattoriali. Una giovane marsicana patteggia due anni di reclusione dopo aver messo nei guai centinaia di utenti. Secondo l’accusa, la ragazza di 33 anni faceva risultare di avere consegnato le notifiche scrivendo nomi fittizi. In realtà non avveniva nessuna consegna. Sarebbero circa 4.500 cartelle esattoriali mai arrivate a destinazione. Per la govane marsicana con il compito di messo notificatore il capo di imputazione era di falso poiché non aveva portato a termine in centinaia di casi il suo dovere per conto di una ditta esterna che faceva capo alla Equitalia Gerit. Secondo l’accusa, invece di consegnare le cartelle esattoriali e altri tipi di documenti dello stesso genere ai destinatari, faceva risultare che erano stati affidati a dei parenti oppure agli addetti alla casa, poiché l’interessato non era presente in quel determinato momento. In realtà i nomi delle persone che prendevano in affido la documentazione erano inventati di sana pianta. Si trattava di sorelle o fratelli o genitori immaginari. L’imputata guadagnava in base alle consegne portate a termine. Più erano le lettere che raggiungevano il destinatario, più erano i guadagni per l’esattrice. Si tratterebbe di 4.500 cartelle. L’inchiesta, coordinata dal sostituto Stefano Gallo, è stata svolta dai carabinieri della polizia giudiziaria della Procura di Avezzano. Nel corso dell’udienza davanti al pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato e al giudice Paolo Andrea Taviano, sono stati patteggiati due anni di reclusione con pena sospesa.