Avezzano. La Uil – Fpl lancia l’allarme: manca il personale nel dipartimento Materno – infantile dell’ospedale di Avezzano e chiede alla Verì di effettuare verifiche. Dopo aver inviato due lettere al direttore generale della Asl, Ferdinando Romano, e al direttore sanitario della Asl, Alfonso Mascitelli, sulla situazione dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia che prevede la presenza di 14 ostetriche ma ne vede in servizio la metà, la Uil – Fpl si è rivolta all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì chiedendo un sopralluogo all’ospedale di Avezzano.
Attualmente ci sono solo sette ostetriche al lavoro perché quattro mancano tra pensionamenti e maternità, e non sono state sostituite nonostante le richieste, e tre sono in malattia per covid. “Questa mattina (ieri per chi legge) all’ospedale di Avezzano c’è una sola ostetrica in servizio, mentre normalmente ce ne sono tre”, hanno spiegato Antonio Ginnetti segretario provinciale Uil – Fpl, Gianfranco Giorgi responsabile sanità pubblica Uil – Fpl e Claudio Incorvati componente di segreteria Uil – Fpl, “una situazione inaccettabile perché un professionista non si può dividere tra il reparto al quinto piano e le sale parto al piano terra.
Facciamo appello all’assessore Verì, che già in passato si è impegnata in prima persona per ciò che riguarda il settore maternità affinché venga a verificare. L’intero reparto sta facendo di tutto per assistere le pazienti, e li ringraziamo, ma c’è bisogno di una soluzione concreta”.
Il problema non riguarda solo le ostetriche ma anche le ooss, i pediatri e i ginecologi. “Parliamo di un reparto d’eccellenza dove vengono svolti ogni anno mille parti”, hanno continuato gli esponenti della Uil – Fpl, “abbiamo chiesto più volte l’intervento del direttore generale perché si parla di mamme e di neonati. Mancano oltre alle ostetriche anche le ooss, i pediatri e i ginecologi e tutto questo avviene nella totale indifferenza di tutti.
Vista l’inerzia della direzione se la situazione non cambierà ci rivolgeremo all’ispettorato del lavoro perché il personale al lavoro, che ringraziamo per l’impegno costante, sta svolgendo turni massacranti che non rispettano la legge 161 del 2014. Inoltre rivolgiamo un appello a tutti gli amministratori locali affinchè si interessino alla problematica”.