Avezzano. Dopo il caso di un bambino disabile rimasto senza le terapie di logopedia a causa della carenza di personale, ora spunta un concorso pubblico, con tanto di graduatoria e logopedisti in attesa di essere assunti. Allo stesso tempo, però, nonostante fosse disponibile una graduatoria a cui attingere, a marzo dello scorso anno è stata deliberata l’assunzione di due nuovi collaboratori professionisti sanitari logopedisti con rapporto di lavoro a tempo determinato.
In questo caso, con una delibera del direttore generale Rinaldo Tordera, è stata utilizzata la graduatoria concorsuale approvata nel 2016 dalla Asl di Pescara. L’episodio del ragazzino disabile rimasto senza servizio ha riacceso i riflettori sulla questione logopedisti, figura fondamentale a cui tante famiglie fanno riferimento a causa dei problemi dei propri bambini. A sollevare il caso è stato alcuni giorni fa il Tribunale per la difesa del malato.
Con un appello rivolto all’azienda sanitaria locale Avezzano Sulmona L’Aquila, aveva chiesto che un servizio del genere non venisse mai interrotto. Il ragazzino marsicano, infatti, era stato prima spostato da Avezzano in un’altra struttura del territorio, poi lasciato a casa a causa dell’assenza di logopedisti. Per questo motivo, secondo l’associazione a difesa degli utenti e dei malati, è necessario coprire il servizio in modo efficace.
Per tale motivo sarebbe possibile fare riferimento alla graduatoria derivata dal concorso pubblico di 10 anni fa. Fino a ora, infatti, sia la Asl, sia i privati convenzionati si sono nascosti dietro alla risposta “non abbiamo personale a disposizione”. Tutte le strutture non hanno infatti personale a disposizione e non riescono a reperirlo al punto che la mamma del ragazzino disabile alla fine è stata costretta a rivolgersi a un centro privato convenzionato.