Celano. Mancano 3.300 braccianti nel Fucino e per questo il Fimiav fa appello a giovani e disoccupati. Da tempo, infatti, le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme a causa del mancato arrivo nel territorio dei braccianti provenienti da Marocco e Macedonia bloccati alle frontiere per l’emergenza coronavirus.
“L’ente bilaterale agricolo della provincia dell’Aquila è costituito dalle organizzazioni dei datori di lavoro”, ha precisato il segretario Stefano Fabrizi, “Confagricoltura, Coldiretti, Cia e dai sindacati dei lavoratori agricoli Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. In considerazione della drammatica situazione cui è caduto il paese a seguito dell’epidemia del COVID-19, il FIMIAV ha raccolto la richiesta delle organizzazioni datoriali sulla mancanza di operai agricoli stagionali per effetto dei blocchi alle frontiere nei paesi di provenienza e fa un pressante appello a tutti i disoccupati del nostro territorio informando che le imprese agricole hanno bisogno di manodopera su cui fare affidamento per programmare le consuete attività stagionali.
L’appello, rivolto soprattutto ai giovani, costituisce una occasione di lavoro anche per fare una esperienza lavorativa e per sostenere, in questa drammatica situazione il settore primario che si trova ad affrontare le enormi difficoltà dovute alla pandemia.
Per dare concretezza a questa iniziativa a sostegno dell’occupazione, il Fimiav rende noto che chiunque fosse interessato a lavorare in agricoltura può tempestivamente comunicare la propria disponibilità utilizzando il seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]“.