Canistro. Il video che ha fatto scattare gli arresti ai domiciliari per i due operatori della casa famiglia nell’Aquilano per maltrattamenti nei confronti di minori migranti, è stato girato dagli stessi ragazzi che lo hanno esibito al momento della denuncia di fronte alla polizia. Anche se le immagini incastrerebbero gli indagati, i due arrestati, al momento dell’adozione della custodia cautelare, hanno cercato di minimizzare le pesanti accuse: soprattutto, il 27enne si è difeso affermando che gli interventi sono stati necessari perché i ragazzi erano troppo esuberanti. Le accuse nei confronti dell’uomo e della donna, sarebbe di maltrattamenti ma, trattandosi di una struttura protetta, al momento non si conoscono altri dettagli dell’operazione. Secondo quanto si è appreso, la struttura è gestita da Alessandra Palermini, moglie di Antonio Di Paolo, ex sindaco di Canistro, figlio dell’attuale primo cittadino Angelo, ex assessore e consigliere regionale. Come confermano fonti investigative, il vertice gestionale non è coinvolto nell’ inchiesta coordinata dal pm Guido Cocco.
Le misure cautelari sono state richieste dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, e confermate dal giudice per le indagini preliminari Maria Proia Nei confronti di due persone di Luco, Carmela Natalina Venditti e Francesco Palma, madre e figlio, rispettivamente di 52 e 27 anni. Le indagini della questura sono partite in seguito a una denuncia raccolta nella Capitale: alcuni minori extracomunitari hanno raccontato di essere fuggiti dalla casa famiglia perché sottoposti a reiterate violenze, fisiche e morali.
Le testimonianze hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due dipendenti della struttura, madre e figlio,che hanno trattato i minori con insulti, minacce e atti di violenza. Moltissimi gli episodi accertati dagli uomini diretti dal responsabile, Tommaso Niglio. In un caso è stata ridotta prima a tre ore e poi un’ora sola al giorno la disponibilità di acqua calda per le docce. In un altro episodio, un ragazzo è stato costretto a uscire in giardino, a spogliarsi rimanendo in mutande e a farsi la doccia con l’acqua gelata in piena notte. Un’altra volta, un minore è stato raggiunto da un calcio allo stomaco perché si è lamentato della scarsa qualità del cibo.