Lividi e altri segni sul corpo e i bambini che non volevano più andare a scuola. Sono stati questi gli elementi che hanno spinto i genitori di sei bambini a chiedere l’apertura di indagini dei carabinieri, che hanno piazzato telecamere nell’asilo. E’ quanto accaduto in un piccolo comune della Marsica occidentale dove due maestre di una scuola dell’infanzia sono indagate per presunti maltrattamenti ai danni di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.
Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Elisabetta Labanti, che a sua volta ha coinvolto il Tribunale per i minorenni. In particolare, una bimba sarebbe tornata a casa con un livido che, ha poi raccontato, le avrebbe procurato la maestra con un legnetto giocattolo sferratole sul corpo.
Lividi che sarebbero guarito non prima di dieci giorni. Il gruppo di mamme ha presentato una denuncia ai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, agli ordini del capitano Silvia Gobbini, competenti per territorio. Nella scuola, secondo quanto riportato dal Centro, sono state installate anche delle telecamere alla ricerca di riscontri oggettivi. Alcuni filmati sono al vaglio del Tribunale per i minorenni in attesa di possibili decisioni a carico delle maestre. Diversi alunni, inoltre, dovranno sottoporti a colloqui protetti con gli psicologi.
«Sono tutte calunnie e le indagini stanno confermando che sono solo invenzioni delle mamme. Non è escluso che le persone che hanno denunciato ai carabinieri queste cose vengano denunciate». Così la difesa che ha chiesto di non divulgare il nome.
Le accuse partono da una storia, su cui sta indagando la Procura, avvenuta in una piccola scuola dell’infanzia della Marsica dove tre mamme hanno denunciato ai militari della compagnia di Tagliacozzo maltrattamenti dei loro figli da parte di due insegnanti. Il magistrato ha predisposto gli accertamenti per verifica-re la veridicità delle accuse. Da Natale scorso sono state installa-te nell’asilo telecamere ambientali e sono state anche acquisite intercettazioni telefoniche. «Non sono stati – ha aggiunto la difesa- riscontrati comportamenti scorretti o penalmente rilevanti da parte delle insegnanti, anzi tutto il contrario.
Un incidente probatorio è stato richiesto, davanti al Gip Carla Mastelli, un incidente probatorio per stabili-re come siano andate effettivamente le cose e quale sia la verità. Si tratta infatti di bambini che potrebbero essere sempre condizionati. I piccoli alla presenza del giudice e di psicologici nominati dall’accusa e dalla difesa dovranno raccontare che cosa è successo».
Delle mamme non coinvolte nella vicenda sarebbero state ascoltate e, secondo il Messaggero, non avrebbero confermato le accuse. Nei loro figli non avrebbero riscontrato cambiamenti di comportamento così come denunciato dalle tre mamme al momento della denuncia presentata ai carabinieri.
Le indagini comunque sono ancora in corso anche se per adesso la scuola è chiusa e le videocamere sono state rimosse. L’avvocato della parte offesa non ha voluto rilasciare dichiarazioni e ha solo confermato che a giorni si terrà l’incidente proba-torio e che per adesso non è interessato il Tribunale dei Minori. Non è escluso che i legali della di-fesa, dopo l’incidente probatorio, chiedano che le due insegnanti indagate vengano prosciolte da ogni accusa. A questo punto tutta l’indagine verrebbe archiviata.