Avezzano. E’ stata aperta un’inchiesta interna della direzione sanitaria per una morte sospetta di un paziente di capistrello arrivato in ospedale con un aneurisma cerebrale. Sarebbe stato infatti scambiato per un’intossicazione alcolica. Dietro la morte di Orazio Bianchi, 60 anni, di Capistrello, ci sarebbe invece un aneurisma cerebrale. Per tale motivo, l’azienda sanitaria, e in particolare la direzione sanitaria dell’ospedale, ha avviato degli accertamenti per capire cosa possa essere accaduto. C’è infatti stata un’acquisizione della documentazione in pronto soccorso e l’avvocato Moreno Persia, che difende le figlie, il figlio e la moglie del 60enne, ha chiesto e ottenuto una copia dei referti medici e delle cartelle cliniche che ha consegnato a un perito di parte. L’episodio sospetto è avvenuto il 19 gennaio quando il pensionato era stato trovato a terra in un bar di Capistrello privo di sensi. Dopo il trasporto al pronto soccorso di Avezzano sembra sia stato messo in attesa con un codice di non gravità e catalogato come sospetto stato di ebbrezza. L’arrivo al pronto soccorso sarebbe avvenuto alle 6.21 del mattino, mentre il trasferimento all’Aquila si sarebbe concluso solo circa 5 ore dopo. Solo intorno alle 10, infatti, sarebbe stato sottoposto alla Tac. Pare che il personale sanitario, secondo il legale della famiglia, “sia stato fuorviato dall’aspetto esteriore del paziente che portava barba e capelli molto lunghi”. Alla fine, però, sarebbe stato sottoposto ad analisi del sangue che non hanno evidenziato né uso di alcol né di droghe. Così è stato trasferito all’Aquila ma il suo indice di sopravvivenza a quel punto era del 7 per cento, almeno secondo quanto riportato dal referto e dalla valutazione clinica. I familiari si sono rivolti a un legale per sapere se la morte del loro congiunto poteva essere evitata se la diagnosi fosse stata esatta.