Massa d’Albe. Mai più una tragedia come quella dello scorso gennaio, dove quattro escursionisti hanno perso la vita sotto a una valanga, in valle Majelama. I corpi furono ritrovati dopo quasi un mese, dopo giorni infiniti di angoscia e disperazione, di quattro famiglie e di un’intera comunità che si è stretta intorno a loro.
Le operazioni di ricerca si sono trasformate in un grande “campo di addestramento” dove protezione civile regionale, enti pubblici e istituzioni, si sono confrontanti per la prima volta in un’emergenza reale, non di quelle sulla carta, non un’esercitazione. Ma un’emergenza vera, con quattro persone disperse, per oltre un mese. Tra freddo, tempeste di neve, vento forte. Senza un protocollo d’intervento unico, condiviso. Collante tra tutti, la Prefettura dell’Aquila, con continui tavoli di lavoro in cui giorno per giorno si decideva la strategia d’intervento per garantire la sicurezza di tutti.
Tra le tante “paure”, anche quella che l’incolumità dei soccorritori fosse messa a repentaglio.
Tra le tante “promesse”, una in particolare, da parte dei Comuni intervenuti ad assistere ai soccorsi: “Mai più una tragedia come quella del Velino”.
E così, ieri mattina, sul sito istituzionale del Comune di Massa d’Albe, è stata pubblicata l’ordinanza che vieta per tutto l’inverno, l’accesso a quei sentieri del Monte Velino che d’inverno possono risultare pericolosi. Quei percorsi che possono “tradire” anche i più esperti, teatri di valanghe e bufere di neve. Di distacchi di neve e ghiacchio.
L’ordinanza è valida dal 15 novembre al 30 aprile e questa volta non interessa la tutela del paesaggio o della fauna selvatica, come quelle emanate dal Comune negli anni precedenti, ma è motivata con “motivi di sicurezza pubblica inerente all’incolumità di persone e cose”.
Il provvedimento arriva a seguito della stretta collaborazione dell’ufficio di polizia locale coordinato dal maresciallo Isabella D’Amore e da quello del reparto carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro. I militari dell’Arma di quest’ultimo corpo sono quelli che gestiscono la Riserva Naturale Orientata ” Monte Velino”.
I sentieri interessati dall’ordinanza sono il numero 8 (Valle Majelama), il numero 7, il 7A (Monte Cafornia) e il numero 9 (Peschio Rovicino).
L’ordinanza integrale: