Magliano de’ Marsi. Il consiglio comunale di Magliano de’ Marsi accende il semaforo rosso per il piano di gestione della riserva naturale orientata di Monte Velino e chiede di ridiscutere le regole troppo stringenti. C’erano il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, il presidente del parco Sirente – Velino, Francesco D’Amore, di Stefano Fabrizi (Confagricoltura), Domenico Roselli (Coldiretti), il sindaco di Massa, Nazzareno Lucci e l’ex primo cittadino di Magliano, Mariangela Amiconi, numerosi esponenti delle associazioni sportive, allevatori e cacciatori al consiglio comunale straordinario convocato ieri dal primo cittadino di Magliano, Pasqualino Di Cristofano, per discutere le stringenti regole imposte dalla bozza redatta dal reparto carabinieri biodiversità di Castel di Sangro per fruire della riserva naturale orientata di Monte Velino.
Ben 26 pagine di norme che, se il documento non verrà modificato, dovranno essere rispettate. Sarà vietata la raccolta di funghi e tartufi in tutto il territorio della riserva e potranno raccogliere e asportare la flora spontanea e i frutti, coloro che abbiano compiuto i 14 anni di età, limitatamente al territorio del Comune di residenza. Vietato introdurre nella riserva cani da caccia o da compagnia e qualsiasi specie animale non autoctona. Per quanto riguarda l’accesso alla riserva sarà consentito per escursioni di osservazione naturalistica a gruppi non superiori a dieci persone, accompagnati dal personale dell’autorità o da guide escursionistiche appositamente formate.
Sia i gruppi, sia i singoli potranno percorrere solo gli itinerari ufficiali della riserva indicati nel piano e appositamente segnalati e solo a seguito di specifica autorizzazione. Sarà vietato abbandonare il tracciato degli itinerari ufficiali. Non sarà ammesso l’uso di bici, di cavalli e di altri mezzi all’interno della riserva. Le attività agricole, secondo il nuovo regolamento, dovranno essere consentite solo in determinate zone e gli animali, le greggi e le mandrie dovranno essere vigilati costantemente dal personale addetto.
Per questo ieri pomeriggio il consiglio di Magliano ha approvato una mozione con la quale chiede alla riserva di rivedere le regole discutendone insieme a tutti gli attori del territorio che vivono l’area protetta. D’accordo il vice presidente Imprudente che già ha chiesto, tramite una nota scritta, al reparto dei carabinieri biodiversità trenta giorni di proroga in modo da presentare le dovute considerazioni.