Magliano de’ Marsi. Il suono della banda ha riempito la piazza e avvolto le strade di Magliano de’ Marsi. In un clima di festa autentica, tra cittadini commossi e amministratori, il palazzo del Comune ha riaperto i battenti dopo otto lunghi anni. Il cuore istituzionale del paese è tornato così nella sua sede storica proprio nel giorno della patrona, Santa Lucia.
Le celebrazioni sono iniziate con la messa presieduta dal vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro. Al termine della funzione, un corteo solenne ha raggiunto l’ingresso del palazzo municipale rinnovato.

Ad attendere l’arrivo delle autorità c’erano tantissimi maglianesi e i rappresentanti delle associazioni sportive. L’atmosfera è diventata ancora più solenne quando la corale Padre Francesco Lolli ha intonato l’Inno d’Italia, coinvolgendo tutta la piazza.
Il sindaco Pasqualino Di Cristofano non ha nascosto la sua emozione. “Questa inaugurazione arriva in un giorno di festa per tutti noi”, ha affermato il primo cittadino, “la speranza è che la Santa della vista possa donarci sempre uno sguardo attento al prossimo e rivolto al futuro”.

Di Cristofano ha poi ricordato la storia dell’edificio, risalente al 1929 su progetto dell’ingegner Pietrangeli. Il recupero è stato frutto di un lavoro intenso che ha attraversato tre amministrazioni: dalla richiesta di finanziamento della giunta Iacoboni, all’avvio dei lavori con l’amministrazione Amiconi, fino al completamento odierno.
All’evento hanno partecipato numerose autorità. Sono intervenuti il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, e l’assessore regionale al Bilancio Mario Quaglieri. Entrambi hanno sottolineato l’impegno profuso e l’importanza fondamentale per la comunità di riavere la propria casa municipale.
Erano presenti anche il sottosegretario Luigi D’Eramo, i consiglieri regionali Massimo Verrecchia, Gianpaolo Lugini e Maria Assunta Rossi, oltre a numerosi sindaci del territorio.
Dopo il taglio del nastro, il consiglio comunale si è riunito per un momento solenne. L’assise ha conferito due cittadinanze onorarie: all’imprenditore Giuseppe Longo, leader nel settore delle suture chirurgiche, e al luogotenente dell’Arma dei carabinieri Giacomo Angelone.









