Avezzano. È stata una notte di pura magia, dove la sacralità del luogo ha incontrato l’intensità dell’arte, trasformando la cattedrale dei Marsi in un cuore pulsante di emozioni. La 25esima edizione del Concerto di Natale, storico appuntamento firmato da Harmonia Novissima, dal maestro Massimo Coccia e dal presidente Piero Franceschini, ha regalato alla città un evento da “tutto esaurito” con un ospite d’eccezione: Riccardo Cocciante.

Sotto la guida attenta della presentatrice Valentina Lo Surdo, la serata si è aperta con un tocco di spiritualità profonda: la proiezione di un estratto del film “Fratello sole, sorella luna” di Franco Zeffirelli e l’esecuzione del brano “Dolce Sentire”. Un omaggio non casuale, che getta un ponte verso il prossimo anno, quando si celebreranno gli 800 anni dalla morte di San Francesco.
Ma è stato l’arrivo di Cocciante a catalizzare l’energia dei presenti. Il cantautore, visibilmente emozionato, ha dialogato con il pubblico e con il sindaco Gianni Di Pangrazio, riscoprendo le sue radici: “Abbiamo parlato della nostra terra abruzzese, essendo lui originario di Rocca di Mezzo”, ha svelato il primo cittadino.

Cocciante ha poi offerto una riflessione potente sulla natura della sua arte: “Io devo molto a tanti tipi di musica, da quella lirica, alla dodecafonica, alla musica nera d’America, al jazz. Per questo credo nell’unione, anche di persone: pensiamo agli immigrati. Io sono sicuro che ci daranno qualcosa”. Parole che risuonano come un appello all’accoglienza: “Siamo ancora curiosi di capire perché la musica ci porta tanto piacere o dispiacere, è comunicazione, fa bene alla vita”.
Come da tradizione, il Concerto di Natale non è solo spettacolo, ma un gesto concreto di amore verso il prossimo. Quest’anno il ricavato è stato devoluto all’associazione “Mater Indigentium” della Madonna dei Bisognosi di Pereto.

Sul palco, le parole del presbitero Giancarlo Marinucci hanno toccato le corde più intime dell’assemblea: “Le opere vere, quelle che danno i veri frutti, non si manifestano, ma si fanno nel silenzio e nel servizio”, ha spiegato il parroco, raccontando l’impegno di 18 anni nell’accogliere chi cerca riscatto, “senza far pesare lo stigma del giudizio”.

Il momento istituzionale ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui l’assessore regionale Mario Quaglieri (in rappresentanza del governatore Marsilio, atteso per la replica di domani), Gabriele De Angelis, il Generale della GDF Fabio Massimo Mendella, i vertici dei Carabinieri e l’amministrazione comunale al completo.
A chiudere il cerchio, consegnando il premio alla carriera a Cocciante, è stato il vescovo Giovanni Massaro. “Quando la musica è autentica, diventa linguaggio universale, capace di aprire i cuori”, ha detto il presule, sottolineando la profondità spirituale dell’artista.
Ma l’emozione più grande è arrivata con un annuncio a sorpresa, testimonianza tangibile della generosità degli avezzanesi: “Sono felice di annunciarvi che il prossimo 17 gennaio verrà inaugurato l’ambulatorio in via Genova 5”. Una struttura realizzata proprio grazie ai proventi dei concerti dello scorso anno.
Il sindaco Di Pangrazio ha sintetizzato il sentimento comune: “Guardare questa cattedrale così piena è fantastico. La nostra città è coesa… La nostra comunità ci fa inorgoglire”. Una serata, dunque, che Avezzano terrà stretta nella memoria, dove la musica di Cocciante si è fatta veicolo di speranza e carità.







