Avezzano. Dalle intercettazioni dello scandalo che sta travolgendo Roma, Mafia Capitale, in una conversazione, registrata dai Ros di Roma, Salvatore Buzzi, una delle figure fondamentali dell’inchiesta, parla con la trentenne avezzanese, Piera Chiaravalle. Gli argomenti delle intercettazioni nei confronti di Buzzi parlano di un business di non poco conto, se si tiene presente che dalle risulta che «Eriches fattura 16 milioni di euro…il gruppo sfiora i 60 milioni di fatturato».
E’ lo stesso Buzzi ad assicurare a Piera Chiaravalle l’imponenza dei guadagna.
“Che vuol dire…“, dice lei.
E lui, “Tu c’hai idea.. tu c’hai idea..“.
Le voci si sovrappongono.
Lei: “E vabbé che c’entra, mica è un cantiere che te guadagna miliardi!“.
E lui: “tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? (…) il traffico di droga rende di meno“.
Sul fronte zingari infatti gli interessi sono molteplici. C’è, per esempio, «il campo nomadi di Castel Romano», che «è collocato parzialmente su un terreno di proprietà della Sial, società riconducibile a Salvatore Buzzi e Sandro Coltellacci». Un’area sulla quale ci sarebbe stato «l’interessamento nell’esecuzione dei lavori presso il campo nomadi». Di certo, comunque, c’è che sia sul fronte immigrazione sia su quello nomadi, si sarebbe concretizzato il vero business. È lo stesso Buzzi a dirlo in un’altra intercettazione telefonica riassunta dagli investigatori: “… noi quest’anni abbiamo chiuso…con quaranta milioni…ma tutti i soldi utili li abbiamo fatti sui zingari, sull’emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero”.