Avezzano. Era a accusata di aver picchiato suocera e marito e di aver minacciato i figli su Facebook. La donna, di 30 anni, è stata assolta dal tribunale di Avezzano perché incapace di intendere e di volere. La moglie e madre violenta doveva rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Numerosi gli episodi di aggressione a carico della donna che è dovuta comparire davanti a Marianna Minotti, giudice del tribunale di Avezzano. La giovane è stata sottoposta a perizia psichiatrica, effettuata da Paolo Pomero.
Il consulente, che è stato ascoltato nella precedente udienza, aveva riferito le condizioni psichiche della giovane e dichiarato l’imputata incapace di intendere e di volere al momento delle violenze a causa dell’effetto di alcol e droghe. I fatti risalgono all’inizio del 2018 quando, nel corso di alcune liti, avrebbe aggredito il marito, un avezzanese di 40 anni, e altri familiari. Sono stati presi a calci e pugni e poi offesi verbalmente. In un’occasione si sarebbe scagliata contro il compagno con un coltello e avrebbe infine schiaffeggiato la suocera.
La donna, difesa dall’avvocato Mario Del Pretaro, era stata sottoposta a misura di sicurezza. La coppia ha anche dei figli minorenni e attualmente sono affidati al padre. La consulenza ha stabilito però che era in grado di poter subire il processo ma che non era capace di intendere e di volere mentre metteva in atto i reati. Il marito è rappresentato dall’avvocato Carla Vicini, mentre l’accusa dal pubblico ministero Lara Seccacini. La donna è stata affidata a una struttura di recupero in libertà vigilata.