Tagliacozzo. Domani, 24 agosto, si conclude la stagione musicale della 34 edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate con l’opera più bella di Giacomo Puccini: Madama Butterfly. Con il nuovo allestimento firmato da Giacomo Callari e i costumi della prestigiosa azienda lirica Tamagno di Torino, in Piazza Obelisco alle ore 21.00 va in scena l’opera più intensa di Puccini con un cast straordinario: nel ruolo di Cho Cho San il soprano pucciniano Silvana Froli, nel ruolo di Suzuki Irene Molinari, Florin Estefan sarà Sharpless, Hector Mendoza Pinkerton e Alberto Petricca Goro. Con loro il Coro Lirico d’Abruzzo preparato dal Maestro Fabio d’Orazio e l’Orchestra di Stato del Teatro Nazionale di Tbilisi – Georgia. A dirigere il capolavoro del maestro toscano Jacopo Sipari invita il noto direttore d’orchestra internazionale Alberto Veronesi, presidente della Fondazione Festival Pucciniano, uno dei più grandi interpreti della musica di Puccini in Europa. Regista dell’Opera il Maestro Ognian Draganov, sovrintendente dell’Opera di Stara Zagora in Bulgaria.
Madama Butterfly è un’opera in tre atti (in origine due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese” e dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904, della stagione di Carnevale e Quaresima. Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito al Duke of York’s Theatre di Londra, nel giugno 1900, alla tragedia in un atto Madame Butterfly di David Belasco. Per la realizzazione del dramma, Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che aveva ritenuto necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yacco, e la moglie dell’ambasciatore nipponico con la quale parlò in Italia facendosi descrivere usi e costumi del popolo orientale.
L’evento è patrocinato dalla Fondazione Festival Pucciniano e dalle Ambasciate di Romania, Messico e Turchia.