Capistrello. E’ stato presentato ieri mattina a Capistrello la campagna di scavo nel territorio comunale. Il Comune di Capistrello, in collaborazione l’Istituto di Archeologia Classica della Freie Universität di Berlino, ha organizzato un progetto di ricognizione sul proprio territorio, finalizzato all’approfondimento della conoscenza storica e archeologica nell’area di collegamento trala Valledi Nerfa,la Valle Rovetoe i Piani Palentini. Tale superficie, in gran parte coincidente con l’odierno territorio comunale del capoluogo di Capistrello e delle frazioni di Corcumello e Pescocanale, si rivela da sempre un’area strategica poiché via di passaggio dal Fucino versola Campaniae il Lazio. Per l’attuazione del progetto il Comune di Capistrello ha programmato, dallo scorso anno, una serie di incontri, con i responsabili universitari del predetto Istituto e i rappresentanti delle Fondazioni Carispaq e Mirror, al fine di dare vita alle opportune sinergie finanziarie, suscettibili di implementare lo sviluppo di attività profondamente innovative che partano dalla cultura locale per aprirsi a scenari e prospettive molto più ampie. Il territorio, infatti, risulta di notevole importanza dal punto di vista storico e scientifico. Evidenze sia epigrafiche che archeologiche messe in luce nel passato, come la così detta Civita di Fossa Rotonda o i resti di ville in particolare nei Piani Palentini, dimostrano una continuità di frequentazione dell’area dall’età del ferro fino alla piena età romana. Le fonti storiche testimoniano la centralità della zona durante le guerre tra Sanniti e Romani nonché durante la guerra sociale di inizio I sec. a.C., in seguito alla quale gli Italici riuscirono a ottenere la cittadinanza romana. In età imperiale è documentata la creazione dell’acquedotto di Angizia che portava le acque dalle sorgenti del Liri di Riosonno fino ai Piani Palentini e sul versante fucense. Oltre questo è documentata dalle fonti storiche la realizzazione dell’emissario fucense – costruito dall’imperatore Claudio per il prosciugamento del Fucino, facendone confluire le acque lacustri nel fiume Liri - i cui resti sono ancora visibili sotto l’attuale piazza Centrale di Capistrello, di fronte all’abitato di Pescocanale. L’area, ad oggi, non è stata oggetto di indagini scientifiche estensive ma, al contrario, è stata purtroppo interessata da numerosi scavi clandestini. Le indagini promosse dal Comune di Capistrello, grazie all’impegno scientifico e organizzativo dell’Istituto di archeologia classica di Berlino, sono condotte da valorosi e appassionati docenti di origine italiana, la dottoressa Chiara Blasetti Fantauzzi e il dottor Salvatore De Vincenzo, che conducono da anni scavi in Italia (Sicilia, Sardegna, Lazio) per conto dell’Università di Berlino. I lavori – precedentemente comunicati alla dott.ssa Faustoferri della locale Soprintendenza archeologica – prevedono una ricognizione di superficie con mappatura di tutte le evidenze archeologiche, di cui il territorio è ricco, in modo da ricostruire le dinamiche insediative di questo comprensorio nella diacronia. Il progetto prevede due campagne preliminari di osservazione nel territorio di Capistrello e una successiva campagna preliminare di scavo archeologico. Alle campagne, insieme ai ricercatori e agli studenti della Freie Universität di Berlino, potranno partecipare studenti dell’Università dell’Aquila e altri locali che vogliano prendere parte al progetto. I lavori saranno svolti tra la primavera 2012 (due settimane a marzo e quattro settimane tra agosto e settembre) e la primavera 2013 (probabilmente quattro settimane a marzo 2013). Le attività verranno effettuate dal lunedì al sabato per 8 ore lavorative giornaliere. Di pomeriggio inoltre – per una durata di due ore – tutto il gruppo provvederà a lavaggio, siglatura, schedatura e catalogazione dei materiali rinvenuti. Di domenica si effettueranno escursioni per visitare siti e musei archeologici e far conoscere così il comprensorio agli studenti stranieri. Il progetto, dunque, avrà inizio con una prima campagna di ricerche nel corso delle prossime due settimane, alla quale seguirà già nella prossima estate una più ampia indagine. L’inizio dei lavori sul campo permetterà di pubblicizzare a livello internazionale il territorio, con la pubblicazione di ricerche scientifiche e la presenza del progetto nella Homepage dell’Istituto accanto a numerosi progetti internazionali. Con l’avanzare dei lavori saranno organizzate mostre e convegni per promuovere ulteriormente il progetto e di conseguenza il comprensorio. Questo costituirà per il territorio un ottimo ritorno d’immagine nazionale e internazionale, attraendo studiosi italiani e tedeschi nel centro di Capistrello, permettendone la promozione culturale e favorendone la crescita, con l’obiettivo prioritario della sua fruizione non solo da parte della popolazione locale ma anche dell’intera Marsica.