Cappadocia. In centinaia per l’ultimo saluto al sindaco Bruno Murzilli, morto a 57 anni dopo alcuni giorni di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Ieri si sono tenuti i funerali a Castellafiume, mentre la camera ardente è stata allestita in Comune dove c’erano la sua amministrazione, gli assessori, e tutti i sindaci della Marsica ad accoglierlo alla camera ardente allestita in Comune, dove lui passava tante ore al lavoro per i suoi cittadini. C’era una fila interminabile di persone che hanno fatto slittare i funerali di circa mezz’ora. Il rito funebre è stato presentato da don Ezio Del Grosso che durante l’omelia si è rivolto direttamente a Bruno Murzilli. «Caro Bruno»l ha affermato, «voglio un colloquio con te oggi, come i tantissimi che abbiamo avuto. So che fisicamente non senti, non parli, non vedi, ma con la parte migliore di noi io ti vedo qui. Ti rivedo bambino in braccio a tua madre che mi sorrideva, ti rivedo nei primi banchi per la prima comunione, e poi quando frequentavi l’azione cattolica e con gioia vedevo che quel seme di grandi valori emergeva. Ed è rimasto quel seme in te e si è fortificato. Quando ci vedevamo il tuo pensiero era per la famiglia, per la chiesa. Ricordo quando cercavi di fare qualcosa per i problemi legati al terremoto, quado offrivi il pranzo ai sacerdoti e ti soffermavi con noi. Quel seme è maturato e ha dato i frutti che si sono allargati ai cittadini. Puoi dire di aver percorso la tua strada e ora c’è la corona di gloria. Ora rivolgiti verso i tuoi, e anche verso me, che ho sofferto molto quando ho visto al foto sul giornale: non ci volevo credere. Io non ti dimenticherò mai e pregherò per te. Eri troppo buono, avevi valori straordinari, valori religiosi. Ora prega per noi. Mi ringraziavi spesso, ma oggi voglio io ringraziare te per quello che hai fatto per noi». «La fede che era in lui», ha aggiunto, «deve continuare in voi famigliari».