Celano. Una folla silente, attonita e commossa si è radunata ieri pomeriggio a Celano per l’ultimo saluto a Maurizio Cornelio. La scomparsa dell’alpinista impegnato nello staff del Presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, ha lasciato un vuoto nella comunità celanese ma anche nell’intera provincia che negli ultimi anni lo aveva imparato a conoscere per la sua semplicità e onestà. La parola amicizia si è concretizzata ieri pomeriggio nelle tante persone che con gli occhi velati ieri hanno aspettato il feretro in piazza IV Novembre e hanno seguito i confratelli del Santissimo Sacramento e dei Santi Martiri che hanno accompagnato Maurizio a spalla fino alla chiesa di San Francesco. Tra loro c’era anche il Presidente Del Corvo, che a stento ha trattenuto le lacrime, il sindaco di Celano, Filippo Piccone, i membri del consiglio provinciale e gli uomini del soccorso alpino. «Oggi tu sarai in paradiso ci dice il Vangelo questa è la verità che Gesù ha portato all’umanità”, ha spiegato don Claudio Ranieri durante l’omelia, “si è immolato, sacrificato. Quante lacrime in questi giorni, quanti sentimenti di profonda amarezza. Abbiamo sofferto e questa morte ci farà soffrire ancora. Ma dobbiamo rigenerarci interiormente. Ricordo che Maurizio venne da me contento: “Finalmente ho illuminato la croce, la croce che risplende sulla pineta”. Era contento perché tutti i celanesi, guardando la pineta, vedranno la luce di quella croce, la luce della vita. Quando ci saranno problemi, difficoltà, ci si potrà affidare alla luce di Cristo. Ogni volta che vedremo la croce illuminata da Maurizio ci ricorderemo che siamo figli del redento». Ora la luce della croce illuminata da Maurizio dovrà diventare una guida per le decine di persone smarrite per la sua assenza.